agguato a Taranto. Forse un regolamento di conti tra bande per lo spaccio di sostanze stupefacenti: un morto e due feriti
Agguato al rione Salinella, alla periferia di Taranto. Un uomo è stato ammazzato e due persone sono rimaste ferite. Sul posto della sparatoria sono rimasti sull’asfalto almeno una decina di proiettili. Per compiere i primi rilievi sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile, della Scientifica e della sezione Volanti.
La vittima è Giuseppe Axo, di 32 anni. Quest’ultimo è deceduto poco dopo il ricovero in ospedale. Era a bordo della sua auto, una Lancia Y, quando è stato avvicinato dai killer che gli puntavano la pistola. Ha cercato di fuggire: è sceso dall'auto e ha tentato di trovare rifugio in quella strada caratterizzata da tanti porticati: via Lago di Montepulciano, la strada che collega la clinica Villa Verde con lo stadio Erasmo Iacovone.
I suoi assassini lo hanno raggiunto alle spalle dopo solo una cinquantina di metri ed è lì che hanno sparato all'impazzata tra gente. Tanti proiettili vaganti alcuni hanno ferito due passanti, un uomo e una donna. L'uomo, Leonzio Fontana, è stato colpito a un piede mentre la donna,Tiziana Galileo, è rimasta ferita al fianco e a un piede. Per entrambi i medici hanno fornito rassicurazioni sulle loro condizioni di salute: non sono gravi. E' bene precisare che entrambi i feriti non hanno alcun collegamento di amicizia, parentela o semplice conoscenza con la vittima.
Dalle prime indagini risulterebbero che l’agguato sia maturato nell’ambito di un regolamento dei conti tra bande operanti nello spaccio di sostanze stupefacenti.
A Taranto, dopo ladecapitazione del clan Modeo, le ‘ndrine avrebbero pian piano conquistato la piazza. E il passo dal mercato degli stupefacenti agli appetiti nel resto dell’economia, anche quella legale, pare essere breve. La ‘Ndrangheta, secondo quanto risulta alla Commissione parlamentare antimafia, ha messo gli occhi su Taranto e risulterebbe sotto la sua influenza già metà provincia jonica. Ad accomunare la mafia calabrese che sguazza nel Tarantino a quella leccese e brindisina sarebbe – secondo la Commissione parlamentare antimafia - il core business degli affari: la droga.
La sparatoria omicida potrebbe essere la conferma di quanto ormai sia incontrollabile la guerra di mafia tra bande diverse o per la scalata di potere che soggetti emergenti stanno provando speranzosi di entrare al più presto a ranghi più importanti all'interno della propria organizzazione criminale. (Rezarta Tahiraj)
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