La decisione del Tribunale dell'Aja. Salvatore Girone torna in Italia
“La notizia del ritorno in Italia di Salvatore Girone non può che rendere felici tutti gli italiani, per la semplice ragione che è stato affermato un principio di giustizia: non si può tenere un uomo ‘ostaggio’ di un Paese, in attesa di una decisione definitiva sulla sua colpevolezza o innocenza”. Così Michele Mazzarano, presidente del gruppo consiliare Pd della Regione Puglia, ha commentato la notizia della decisione del Tribunale dell’Aja, invitando le parti a concordare le modalità del rientro del fuciliere di Marina in patria. L'ordinanza verrà resa pubblica domani.
Girone era stato arrestato 15 febbraio 2012, insieme al collega Massimiliano Latorre (ora in Italia solo per motivi di salute), con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani mentre si trovava in missione antipirateria sulla nave Enrica Lexie al largo della costa del Kerala, nell’India Sud Orientale. Ma in oltre quattro anni le autorità giudiziarie indiane non sono mai riuscite a mettere in piedi un processo e il nostro Paese aveva richiesto all’Aja l’arbitrato internazionale.
“Vorrei ricordare – ha proseguito - che Girone e Latorre stavano facendo il loro dovere, in una missione antipirateria a tutela di una nave italiana. Sono lieto che la diplomazia italiana sia riuscita a portare a casa i risultati sperati, frutto del lavoro silenzioso che il nostro Governo ha prodotto in questi anni. Sono vicino più che mai alla famiglia Girone, che presto potrà riabbracciare Salvatore nella sua casa. E sono altrettanto vicino a quella di Massimiliano Latorre, ancora sottoposto a cure sanitarie in seguito a un’ischemia. Confido anche nel fatto che – conclude Mazzarano – la verità verrà presto accertata”.
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