Per Forza Italia l'inchiesta di Trani conferma che il governo Berlusconi fu fatto cadere dallo spread alterato da Germania e Deutsche Bank
Lo ricordano tutti quanto fu terribile per l'Italia il 2011 quando a novembre lo spread arrivò addirittura a 574 punti. Il mercato chiedeva un interesse di quasi sei punti percentuali in più per acquistare titoli di debito italiano a dieci anni a confronto degli equivalenti emessi dalla Germania. Quella crisi dello spread provocò indirettamente le dimissioni del Governo Berlusconi e la sua sostituzione con tecnici guidati dall’ex commissario Ue Mario Monti. Una scelta imposta dalla Ue assieme ad un programma di risanamento molto duro perché il timore era che un default dell’Italia avrebbe innescato una crisi pericolosissima per l’intera area dell’euro.
Berlusconi e il suo partito parlarono di complotto. Renato Brunetta, ora capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, ne scrisse un libro con questo titolo: "Berlusconi deve cadere. Cronaca di un complotto". Adesso su Twitter commenta laconico: “Avevamo ragione noi”. E' questo il suo commento alla notizia che riguarda l'inchiesta della Procura di Trani che vede indagata la Deutsche Bank con l'accusa di manipolazione del mercato compiuta mediante la massiccia vendita, per 7 miliardi di euro circa, di titoli di Stato italiani avvenuta nel primo semestre 2011. Quella ‘svendita’ dei titoli italiani provocò l'aumento dello spread tra i titoli di debito pubblico italiano e quelli tedeschi.
Berlusconi ha sempre accusato la Germania di aver utilizzato la manipolazione del mercato per fare cadere il suo governo. Accuse che furono estese al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per non aver sciolto il Parlamento e portato il paese alle elezioni, ma aver deciso, invece, per la nomina di un governo tecnico.
L’inchiesta della Procura di Trani farebbe ritenere, al momento, plausibile la teoria berlusconiana che vedrebbe l’Italia vittima di scelte compiute dalla Germania sulla finanza internazionale utilizzando la leva dello spread.
I deputati della Commissione Finanze e della Commissione Affari Esteri del Movimento 5 Stelle sono espliciti: "L'inchiesta di Trani apre uno spiraglio su ciò che denunciamo da tempo: i potentati finanziari e bancari operano come una cupola". I pentastellati evidenziano inoltre che "Deutsche Bank è stata già condannata a pagare una maxi multa per la truffa Euribor. Il governo italiano non ha voluto costituirsi parte civile, nonostante lo Stato italiano abbia perso svariati miliardi. Stiamo ancora indagando sulla cifra esatta".
Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato ed esponente di Forza Italia, afferma che “nell'autunno 2011 il complotto contro Berlusconi ci fu eccome”. La Deutsche Bank, comunque, respinge tutte le accuse evidenziate nell'inchiesta giudiziaria condotta dal pm Michele Ruggiero: “Riteniamo l'indagine priva di fondamento e siamo fiduciosi di aver agito correttamente” fornendo già tutti i documenti e le spiegazioni nel 2011 alla Consob che ne aveva fatto richiesta.
A cercare ancora di andare a fondo nella ricerca della verità dei fatti non è soltanto la magistratura di Trani ma anche il presidente dei deputati di Forza Italia, Brunetta: chiede che sia il Parlamento ad indagare su questa storia che – a suo parere- è stata una ”congiura politica di potenze estere con il consenso e la regia del Quirinale, con Napolitano presidente”. Nel caso si vada a processo la proposta di Brunetta al governo Renzi è di chiedere nella prima udienza di costituirsi parte civile. (Mauro De Carlo)
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