E' in fin di vita un ufficiale dei carabiniere che per un tragico errore è stato ferito in una gara di tiro con uso di pistole
E' stato ferito alla nuca da un proiettile di pistola un ufficiale dei carabinieri ed ora è ricoverato in fin di vita nell'ospedale Perrino di Brindisi. Il ferimento è avvenuto ad Oria, nel Brindisino, in un poligono di tiro dove era in svolgimento una gara del campionato nazionale di tiro dinamico con l'uso di pistole. Il campo di tiro è stato sequestrato su ordine del sostituto procuratore Raffaele Castro. Si è trattato di un tragico incidente nonostante nello svolgimento di queste gare vi siano regole molto scrupolose da rispettare. Il ferito è il capitano Gianbruno Ruello, 48 anni, di Taranto, che per lungo tempo è stato comandante del Nucleo Investigativo di Brindisi dove risiede con la famiglia. Il militare è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico alla testa.
Ruello stava arbitrando la gara al Dynamic Shooting Club quando è stato ferito dal proiettile calibro 9x21 esploso dall’arma di uno dei concorrenti. Ruello è in servizio presso l’Oaio (Ordinamento addestramento informazioni operazioni) di Bari. Al momento non ci sono indagati nel registro della Procura di Brindisi. Ogni particolare della vicenda sembra confermare, al momento, l'ipotesi di una drammatica fatalità.
Il grave incidente è accaduto durante la quarta prova del campionato italiano di tiro dinamico iniziata alle ore 12. La gara consiste in una tipologia di tiro che mette alla prova l’abilità del tiratore e la sua dinamicità, considerato che i bersagli sono mobili e di differenti tipi, oltre che posizionati a varie distanze. È una gara anche di velocità, oltre che di precisione, che si pratica sia con fucili sia con pistole caricate con munizioni vere di calibro medio-grosso.
I medici del reparto di neurochirurgia dell'ospedale Perrino hanno effettuato anche una Tac che ha messo in evidenza i gravi danni celebrali causati dal proiettile. Il valente carabiniere sta lottato nella sua battaglia più difficile. Le sue funzioni vitali sono continuamente monitorate da apposite apparecchiature.
Le prime indagini fanno ipotizzare che a colpire Ruello sia stato un proiettile vagante esploso da una pistola utilizzata in uno stand diverso da quello in cui stava arbitrando il militare tarantino.
Ciò che sconcerta è come la pallottola sia riuscita a superare le barriere e a colpire l'ufficiale riducendolo in fin di vita. (Rezarta Tahiraj)
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