Bando del Comune di Bari per affidare, nei prossimi tre anni, il servizio di mensa scolastica. I criteri per la scelta del cibo
È pronto il bando che consentirà di garantire nelle mense scolastiche di Bari una qualità omogenea del servizio di refezione per i più piccoli e, al contempo, di razionalizzare le risorse ad esso destinate.
Il bando, di durata triennale (2017-19), è diviso in 5 lotti - carni e uova, prodotti ortofrutticoli freschi, prodotti lattiero-caseari, prodotti da forno e prodotti alimentari vari - per un importo complessivo annuale di 83.700 euro, iva esclusa.
Gli ingredienti e le materie prime richieste dovranno essere di categoria extra o prima (della migliore qualità in commercio) e prodotti in conformità con tutta la normativa vigente. In particolare, i pelati e la polpa di pomodoro, come pure l'olio extravergine di oliva, dovranno essere certificati come biologici, mentre grana padano e parmigiano reggiano dovranno avere la certificazione DOP e, infine, giuncata e ricotta dovranno essere a chilometro zero.
In sede di valutazione delle offerte, sarà riconosciuto maggiore punteggio alle aziende che offriranno migliorie della fornitura prevedendo ulteriori prodotti biologici, o a chilometro zero, o prodotti tipici e/o tradizionali rispetto a quelli espressamente richiesti nel capitolato tecnico. Maggiore punteggio sarà attribuito anche alle offerte che garantiscano la sostenibilità ambientale della fornitura, minimizzando l'impatto ambientale, ad esempio riducendo gli imballaggi o utilizzando mezzi di trasporto sostenibili.
"L'attenzione di questa amministrazione sui temi dell'alimentazione nelle nostre scuole è massima - commenta l'assessora Paola Romano - e il bando che sarà pubblicato a breve per rifornire le cucine dei nidi intende rispondere efficacemente all'esigenza di offrire ai bambini e alle loro famiglie alimenti di qualità e di provenienza certificata, gli stessi per tutti i nidi della città. Un'occasione, tra l'altro, per valorizzare le aziende locali privilegiando i prodotti a chilometro zero. Parallelamente crediamo che educare a un'alimentazione sana rappresenti un investimento in termini di salute e di benessere sin dalla più tenera età, ed è questa la ragione che ci ha spinti a ideare un progetto di educazione alimentare che sarà realizzato in tutti i nidi sulla scia di una piccola sperimentazione condotta quest'anno nell'asilo nido Stanic, che ha coinvolto le educatrici, i bambini e le loro famiglie. Dal prossimo anno, inoltre, proporremo un nuovo menu predisposto dalla nutrizionista assunta quest'anno, che ha ideato un elenco di opzioni, tarato sulle esigenze dei più piccoli, condiviso proprio ieri pomeriggio con le cuoche dei nostri nidi. Infine stiamo predisponendo l'avviso che ci consentirà di individuare sei nuovi cuochi da impiegare nelle cucine: due lavoreranno nei nuovi asili, i cui cantieri procedono secondo cronoprogramma, mentre i restanti quattro affiancheranno o sostituiranno il personale già assunto".
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