Gio21112024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Forse solo casualità le analogie tra l'omicidio di Franco Galeandro e quello di Martino Marangia nelle campagne di Pulsano, nel Tarantino

Era quasi arrivato a casa quando lo hanno ammazzato a colpi di pistola. Un agguato mortale compiuto da uno o più killer. E' morto così questa notte, poco dopo le ore 23, Franco Galeandro, 48 anni, a Pulsano, nel Tarantino. La vittima era alla guida della sua Smart. Mancano circa cento metri al cancello di casa, nelle campagne di Pulsano, su un tratto di strada che collega Pulsano a San Giorgio Jonico all’altezza dello svincolo per Faggiano. L'autovettura è stata affiancata da un'altra. Un attimo ed è partita una raffica di proiettili calibro 9x21 che hanno ferito Galeandro, noto alle forze dell'ordine per i suoi precedenti penali. Il pregiudicato ha tentato di sfuggire ai sicari: è sceso dall'auto e ha cercato di nascondersi nella vegetazione della campagna situata a lato della strada. Ha fatto pochi metri perché è stato raggiunto presto e ucciso.

Gli spari sono stati uditi dalla famiglia della vittima che è uscita fuori di casa e resasi conto dell'accaduto ha chiesto i soccorsi sanitari. Un'ambulanza del servizio 118 è arrivata sul posto ma per Galeandro non c'era nulla da fare: era già morto. Sono interventi i carabinieri ai quali sono affidate le indagini. Al momento la pista più probabile pare essere quella di un regolamento di conti nella gestione dei traffici illeciti. Sono state effettuate nella notte numerose perquisizioni in alloggi frequentati da pregiudicati del luogo e dei comuni limitrofi. Non poche risultano essere le persone già interrogate dai militari. Galeandro pare risulti essere un componente di peso di un'organizzazione malavitosa che impone le sue regole nell'area orientale della provincia ionica.

Avevano lo stesso calibro i proiettili che nell'ottobre 2013 uccisero, sempre nelle campagne di Pulsano, un altro pregiudicato: Martino Marangia, 50 anni. Analogia quindi per le pistole, il luogo (campagne di Pulsano), la dinamica dell'agguato e forse anche per la motivazione. In quel caso si trattò di vendetta per uno sgarro maturato in ambienti criminali. Troppe analogie o forse casualità che certamente non saranno sfuggite agli inquirenti. (Giancarlo Vincitorio)