Sta bene e farà terapia riabilitativa il ragazzo romano investito misteriosamente nei pressi di un villaggio turistico di ostuni
E' stato dimesso dall'ospedale Perrino di Brindisi il 16enne romano investito da un'auto nei pressi di Ostuni e rimasto per molti giorni in coma. Il ragazzo, figlio di un noto odontoiatra di Roma, fu travolto nella notte fra il 6 e il 7 agosto. La notizia che era uscito dal coma il papà l'ha ricevuta mentre faceva rientro a Brindisi da San Giovanni Rotondo dove si era recato per pregare sulla tomba di San Pio. Ora si è giunti finalmente anche alle dimissioni proprio in considerazione dei rapidi miglioramenti.
Il padre ha deciso per un periodo di riabilitazione neuromotoria presso il Santa Lucia, centro specializzato della capitale. E sempre il papà ha spiegato che "questo trasferimento significa l'inizio del percorso di una ripresa che mi auguro consentirà al mio ragazzo di riprendersi la propria vita senza limitazioni di alcun genere e di questo oggi sono fiducioso visti i progressi dei giorni scorsi".
Per quell'incidente stradale la magistratura ha scritto nel registro degli indagati un giovane animatore di un centro vacanze della costiera ostunese. Sarebbe stato proprio questo venticinquenne, secondo quanto risulterebbe dalle prime indagini, ad investire accidentalmente il giovane studente romano. Quest'ultimo concludeva quel giorno la sua settimana di vacanza in Puglia in compagnia del padre e di suo fratello minore.
Per l'ultima sera era andato a festeggiare con degli amici ma ha avuto un malore nei pressi di Santa Sabina, mentre facevano rientro al villaggio vacanze. Gli amici lo hanno adagiato a terra e sono andati a chiedere soccorso. Poco dopo, però, un'autovettura è sopraggiunta e nell'oscurità della notte non ha potuto evitare di investire il giovane.
Le ferite sono state gravi e il ragazzo è rimasto ricoverato all'ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi per alcuni giorni addirittura in stato comatoso a causa dei cerebrali e altri traumi, tra cui la frattura di alcune vertebre cervicali.
E' stato curato dai medici dei reparti di rianimazione e neurologia. Poi ce l'ha fatta ad uscire dal coma e a riprendersi velocemente. Qualcuno ha parlato di miracolo. Il padre ha sì ringraziato San Pio, al quale aveva rivolto preghiere per la guarigione, ma anche i medici e la direzione sanitaria dell'ospedale: “sono stati bravi e gentili”. (Mauro De Carlo)
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