Annuncio di Renzi in Fiera del Levante: stanziati cento milioni per ammodernamento mezzi soccorso Vigili del Fuoco. Lavoro encomiabile per gli aiuti nel disastro ferroviario in Puglia e nelle zone del terremoto. Il colloquio di Renzi con i sopravvissuti allo scontro tra treni e i familiari delle vittime
Si è parlato anche del disastro ferroviario di luglio tra Andria e Corato alla cerimonia di inaugurazione della 80esima edizione della Fiera del Levante. Cerimonia che è iniziata in ritardo proprio perché il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha voluto incontrare di nuovo (era già accaduto a luglio) i sopravvissuti a quella tragedia e i familiari delle vittime. Nei discorsi ufficiali in Fiera hanno ricordato quei giorni disperati sia Renzi che il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Renzi ha ricordato il colloquio con il vigile del fuoco che aveva salvato un bambino dalla lamiere contorte del treno incidentato. “Quando gli ho detto grazie a nome di tutti gli italiani – ha detto Renzi – lui mi ha risposto. Non mi deve ringraziare. Noi abbiamo fatto solo il nostro lavoro”. E un ottimo lavoro lo hanno fatto e lo stanno continuando a fare i vigili del fuoco anche nelle zone terremotate e ovunque in Italia.
E' per questo che Renzi ha annunciato in Fiera di aver disposto nuovi finanziamenti per l'ammodernamento dei mezzi di soccorso: “Ieri ho dato incarico di liberare i primi 100 milioni” della presidenza del Consiglio “per darli al dipartimento dei Vigili del Fuoco per portare all’avanguardia i mezzi con cui lavorano. Facciamo un sforzo – ha aggiunto- perché prevenzione non sia più una frase fatta del giorno dopo. Ecco il senso di Casa Italia e del governo. Un lavoro che è aperto al contributo di tutti“.
Il sindaco Decaro ha ricordato come tante “storie, piccole e grandi, si sono spezzate in un maledetto pomeriggio di luglio, a qualche chilometro da qui, nelle campagne tra Andria e Corato”. E anche lui ha ricordato il lavoro encomiabile dei soccorritori e delle Istituzioni: “Insieme alla grande efficienza dei soccorritori, alla dignità del dolore delle famiglie delle vittime, alla immensa generosità dei cittadini, in fila per ore, negli ospedali, per donare il sangue, mi permetterete di sottolineare l’umanità e la sensibilità dei sindaci dei Comuni colpiti, la forza d’animo dimostrata in ogni sguardo e in ogni abbraccio rivolto ai parenti.
Perché noi sindaci sappiamo che dobbiamo stare insieme, parlare la stessa lingua, stare dalla parte delle nostre comunità anche se questo, a volte, significa alzare la voce o alienarci le simpatie di qualcuno”.
Poi Decaro si è rivolto poi ai suoi colleghi sindaci seduti in platea ma anche Renzi ed Emiliano che sindaci sono stati “e sindaci, in fondo, rimarrete per sempre”, per ricordare che “la nostra missione non si ferma nei luoghi e nei momenti del dolore ma va oltre, perché la sua essenza è nella fatica di ogni giorno. Per questo, abbiamo il dovere di non dimenticare gli abbracci e le lacrime di quell’assolato, maledetto pomeriggio”.
L'esortazione di Decaro è che si deve “trasformare quel dolore in speranza, e poi in fatti concreti. Lo dobbiamo ai nostri ragazzi. Perché tornino a prendere i treni che li portano all’università, senza nessun’altra paura che non sia quella di un brutto voto all’esame. Lo dobbiamo ai bambini di Amatrice, di Accumoli e di Arquata del Tronto, perché al sicuro, dentro le loro nuove scuole, tornino a disegnare fiori e farfalle, invece di elicotteri della Croce Rossa.
Ti chiediamo, Presidente, di continuare a lavorare perché si possa guardare al futuro con più fiducia, da Andria ad Amatrice, da Corato ad Accumoli”.
Anche Michele Emiliano ha ricordato quei giorni terribili. "I pugliesi – ha detto Emiliano in Fiera - sono persone che nei 40 minuti successivi al disastro ferroviario del 12 luglio avevano già soccorso e portato in ospedale tutti i feriti”.
“Questa è la gente -ha ricordato il governatore della Puglia a Renzi - che nelle ore successive a quel tragico incidente aveva prelevato migliaia di sacche di sangue da altrettanti pugliesi che si erano ordinatamente messi in fila”.
“Grazie – ha detto Emiliano rivolgendosi a Renzi - per non averci fatto mancare la sua presenza e quella del Governo in quelle terribili giornate anche per ribadire il nostro comune intento di conoscere la verità senza fare sconti a nessuno, come detto più volte dai parenti delle vittime al Presidente della Repubblica Mattarella che pure ringrazio per essere venuto in qui da noi addirittura per due volte in pochi giorni”. (Mauro Decarlo)
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