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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Carabinieri perquisiscono abitazioni di dipendenti della Sanitaservice accusati di aver rubato medicinali dall'ospedale Perrino. I nomi degli arrestati

Dieci arresti e 46 perquisizioni sono stati effettuati questa mattina dai carabinieri del Nas nei confronti di coloro che risultano accusati di aver rubato medicinali e materiale sanitario dall'ospedale Antonio Perrino di Brindisi.  Gli indagati sono soprattutto dipendenti di Sanitaservice, società partecipata dalla Asl Brindisi, oltre ad addetti alla movimentazione di medicinali presso la farmacia dell'ospedale brindisino. I reati contestati dalla pubblica accusa sono furto aggravato, ricettazione, peculato, truffa aggravata e continuata. 

Le persone indagate sono 13 e di queste nove sono state arrestate: due in carcere e 7 ai domiciliari. Ecco i loro nomi: Massimiliano Bataccia (arresti domiciliari), 46 anni, di Brindisi; Damiano Bissante (arresti domiciliari), 60 anni, di Brindisi; Olivier Cannalire (in carcere), 44 anni, di Brindisi; Cosimo De Tommasi (obbligo di dimora), 55 anni, di Novoli; Attilio Ferulli (arresti domiciliari), 41 anni, di Cellino San Marco; Sergio Gianfrate (indagato), 52 anni, di Brindisi; Michelangelo Lombardi (in carcere), 43 anni, di Brindisi; Ignazio Menga (arresti domiciliari), 59 anni, di Brindisi; Saverio Pollio (indagato), 38 anni, di Brindisi; Santo Schiena (indagato), 51 anni, di Brindisi; Antonio Pozzessere (arresti domiciliari), 56 anni, di Brindisi; Concetta Pozzessere (arresti domiciliari), 38 anni, di Brindisi; Patrizia Rammazzo (arresti domiciliari), 53 anni, di Brindisi.

Il danno provocato all'Asl Brindisi è stato quantificato in circa 100.000 euro nel periodo d’inchiesta, 40.000 soltanto negli ultimi tre mesi. E' dal 2014 che nei depositi dell’ospedale si registravano continui ammanchi di materiale sanitario.

L'inchiesta è stata eseguita utilizzando microcamere nascoste all'interno dell'ospedale e intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno documentato il sistematico approvvigionamento di prodotti farmaceutici. Merce che veniva consegnata a "domicilio" dei ricettatori da un ambulante di frutta e verdura e dai suoi familiari.  

La direzione dell'Asl Brindisi è intervenuta subito a commento degli arresti per sapere che i furti erano stati denunciati celermente e che nei confronti degli indagati ora saranno adottati severi provvedimenti disciplinati.

"In merito agli arresti effettuati nella mattinata odierna dai Nas su ordine della Procura della Repubblica di Brindisi per varie ipotesi di reato relative a furti di farmaci ospedalieri, si comunica – è scritto nel documento diffuso ai giornalisti - che la direzione di questa azienda a febbraio 2016, in ragione di alcuni episodi già avvenuti precedentemente presso il Servizio di Farmacia dell’Ospedale Perrino, aveva subito segnalato eventuali ipotesi di reato alle forze dell’ordine e alla stessa Procura della Repubblica.

In seguito agli accertamenti condotti con tempestività ed eccellente lavoro dagli inquirenti e dalle forze dell’ordine, questa amministrazione adotterà immediatamente le più severe misure disciplinari previste dalle norme e dal contratto di lavoro. La direzione aziendale condanna fermamente tali atti e comportamenti che danneggiano il sistema sanitario pubblico e ledono la dignità della parte sana dell’Azienda che rappresenta la maggioranza degli operatori sanitari".

Ma non c'è soltanto la presa di posizionedell'ASL. E' intervenuto sullo stesso argomento anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il quale, oltre a rivolgere parole di plauso per i risultati ottenuti dalla Procura, ha esortato i cittadini a denunciare, se si preferisce, utilizzando il suo recapito di posta elettronica.

"La collaborazione tra Regione Puglia, Asl di Brindisi e la Procura della Repubblica di Brindisi è stata determinante in questa operazione. Sono quindi grato a quanti l'hanno resa possibile e ancora più determinato contro chiunque intenda lucrare illegalmente", dichiara il presidente Emiliano.

"Ringrazio il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, Marco Di Napoli, i NAS, il gruppo Tutela della salute di Napoli e i Comandi Provinciali dei Carabinieri di Brindisi e Lecce per questa operazione che da un lato colpisce gli autori di una serie di reati gravi e dall’altro tutela cittadini e lavoratori onesti".

"Ancora una volta decisiva è stata la collaborazione tra istituzioni: ho condiviso personalmente con il Direttore Generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, che ringrazio, la necessità di segnalare alla magistratura ogni fatto utile alla individuazione di eventuali illeciti. Annuncio sin d’ora che la Regione Puglia si costituirà parte civile nel processo che dovesse essere eventualmente intentato contro gli indagati ed arrestati. È questa l'occasione per chiedere a tutti i dipendenti del servizio sanitario regionale di segnalare prontamente, come avvenuto in questo caso, alla Procura della Repubblica competente ed alle forze dell'ordine ogni fatto sospetto o comunque rilevante a chiarire comportamenti illeciti da parte di chiunque. Analogamente chiedo a tutti i cittadini che attualmente sono in relazione con dipendenti disonesti del servizio sanitario ragionale di interrompere tali relazioni che danneggiano i cittadini stessi e infamano ingiustamente i coloro che interpretano da servitori dello Stato il proprio ruolo. Qualora fosse necessario un incoraggiamento in termini di supporto o di informazione per le relative denunce, i pugliesi non esitino a contattare la stessa Presidenza all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , fosse anche con segnalazione anonima di fatti precisi. Ai direttori generali che non l'abbiano ancora fatto rinnovo l'invito a promuovere e rendere efficace la procedura del 'whistleblowing' che consente già nel nostro ordinamento amministrativo la denuncia anonima e protetta di illeciti”. (Mauro De Carlo)