L'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini era stato condannato per bancarotta
Niente carcere per l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini. Uomo conosciuto alla cronaca nazionale per le feste con escort organizzate nelle residenze dell'allora presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. Tarantini deve scontare una condanna definitiva a 2 anni, 11 mesi e 27 giorni di reclusione ma non per quella vicenda. La condanna si riferisce alla bancarotta fraudolenta della società di famiglia Tecno Hospital.
Tarantini, che era stato imputato anche in un processo riguardante forniture a strutture sanitarie pubbliche della Regione Puglia, ha chiesto, per il tramite dei suoi avvocati, in particolare l'avvocato Nicola Quaranta, di scontare la sua pena facendo volontariato con bisognosi e disabili. La richiesta è stata accettata dal Tribunale di Sorveglianza di Bari e pertanto Tarantini sarà affidato ai servizi sociali.
Il provvedimento del Tribunale sarà eseguito nei prossimi giorni e prevede di poter espiare la condanna facendo volontariato tre giorni a settimana.
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