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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Ammazzato in auto Onofrio Notarangelo. Il killer ha usato un fucile

Onofrio Notarangelo, fratello del boss Angelo, è stato ammazzato a colpi di fucile a Vieste, nel Foggiano. E' stato un agguato mafioso a stroncargli la vita. Esattamente come accadde per suo fratello Angelo, ucciso il 26 gennaio del 2015. Un “regolamento di conti”, probabilmente, per il comando del territorio da parte delle organizzazioni malavitose.

Onofrio è stato ucciso quando era solo in un'autovettura ferma in via Verdi. Un killer gli si è avvicinato ed ha sparato, non lasciandogli scampo, quattro colpi di fucile. I carabinieri stanno verificando i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona.

Quest'ultimo omicidio, secondo gli inquirenti, potrebbe essere in qualche modo legato o addirittura conseguenza di un altro agguato mortale compiuto due settimane fa, sempre a Vieste. Allora fu ucciso a colpi di pistola il pregiudicato Vincenzo Vescera, di 33 anni. E prima Giampiero Vescera, il 3 settembre 2016, cognato di Marco Raduano, il giovane boss, 32 anni, che avrebbe ereditato il posto lasciato libero da Angelo Notarangelo.  

Omicidi che vengono "letti" come conseguenza di una guerra inetrna allo stesso clan. I più giovani starebbero tentanto la scalata gerarchica elimando gli elementi fondanti dal clan. Onofrio Notarangelo forse è stato ammazzato solo perché fratello del boss oppure perché voleva sedersi sul posto di comando lasciato libero da Angelo. 

Onofrio è stato ucciso nella sua Fiat Punto, a pochi metri dalla propria abitazione. Il killer pare si sia avvicinato all’auto giungendo a bordo di un altro auto mezzo. L'omicidio è stato compiuto poco dopo le ore 21. La vittima è stata trovata riversa all’interno dell'auto. Qualche ora più tardi è stata rinvenuta un’autovettura bruciata nelle campagne di Vieste, forse il mezzo usato dai sicari.

Gli investigatori stanno effettuando perquisizioni in casa dei sospettati e controllando ogni elemento ritenuto componente o vicino all'organizzazione malavitosa. (Giancarlo Vincitorio)