Gabrielli: lo Stato e il ministero dell'Interno non sottovalutano il problema delle intimazioni ai sindaci
Il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha parlato della violenza sulle donne partecipando a Brindisi alla prima edizione del premio di cinematografia intitolato a Palmina Martinelli, la ragazza di 14 anni bruciata viva per aver rifiutato di prostituirsi. Palmina fu data alle fiamme nella sua abitazione a Fasano (Brindisi) e morì in ospedale l'11 novembre del 1981. "Pur prendendo spunto da un fatto tragico ma processualmente controverso, si ripropone – ha detto Gabrielli - il tema della violenza di genere, della violenza sulle donne, della violenza che molto spesso si consuma all'interno delle mura domestiche che credo che una società civile debba sempre più marginalizzare attraverso la consapevolezza, il processo culturale che iniziative come queste indubbiamente favoriscono".
Grabrielli, rispondendo ai giornalisti sul susseguirsi di episodi di intimidazione nei confronti di alcuni sindaci pugliesi, ha detto di sapere "che il ministro Orlando a breve avrà un incontro con alcuni sindaci, con il sindaco di Bari anche in qualità di presidente dell'Anci, a dimostrazione di come lo Stato e il ministero dell'Interno non sottovaluti assolutamente questo tipo di problema. I sindaci sono il front office delle nostre istituzioni. Svolgono un lavoro straordinario, a volte proprio perché sono il front office delle istituzioni non hanno sempre gli strumenti e le risorse economiche per rispondere adeguatamente ai bisogni della gente. Sarebbe una grande miopia da parte dello Stato, inteso nella sua accezione più ampia, lasciare i sindaci a loro stessi e soprattutto i sindaci più esposti, quelli che sono vittima di intimidazioni".
A Cerignola hanno sparato contro un automezzo della polizia e alcuni sindaci aggrediti sono il segnale dell'aumetnato livello di pericolosità delle organizzazioni criminali in Puglia. E' logico, quindi, che al prefetto Gabrielli sia stato chiesto la possibilità di potenziare gli organici delle forze dell'ordine sui territori più a rischio. «Questa storia dei rinforzi - ha spiegato però Gabrielli - è una storia che si va un po' riproponendo ogni volta che vado in giro per l’Italia. Al momento rinforzi in quanto tali non ce ne possono essere per la semplicissima ragione che non ci sono in vista corsi in uscita. Vorrei sottolineare - ha chiarito - come alcuni territori della Puglia siano per noi di significativa importanza, li riteniamo territori in cui la presenza e la reazione dello Stato a forme criminali sia fondamentale, non solo per consentire a quelle comunità di vivere una vita più tranquilla, ma perché ci sono forme criminali vanno disarticolate. Prima lo facciamo, ed è meglio per tutti».
Infine non si è sottratto alla domanda del pericolo terrorismo e dei maggiori controlli necessari nelle città di frontiera come Bari e Brindisi. «La Puglia - ha detto Gabrielli - è un territorio strategico, è una porta verso l’Oriente, quindi non solo per le forme criminali ma anche per quelle che possono essere le problematiche che in questo momento viviamo sotto l’aspetto terroristico».
Alla cerimonia per ricordare Palmina, c'era pure la sorella della ragazza: Giacomina Martinelli. E' da anni che lotta per avere giustizia ed è riuscita a fare riaprire l’inchiesta. «Palmina - dice Giacomina - diventi un esempio per tutti i ragazzi e che a nessuna donna venga mai fatto quello che è stato fatto a mia sorella. Palmina è stata uccisa. Io non ho perso la speranza: se non avrò giustizia in Italia andrò alla Corte europea per i diritti dell'uomo». (Giancarlo Vincitorio)
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