La mafia garganica ha il controllo militare del territorio: dal 2007 senza pentiti
Nel Foggiano sono 240 gli omicidi irrisolti, cioè senza che la magistratura sia riuscita a scoprire i colpevoli. Il calcolo è stato fatto fatto esaminando i 300 delitti di sangue che dagli anni Ottanta ad oggi sono ascrivibili alla mafia del territodio dauno. Significa, in altri termini, che per ben l'ottanta per cento dei casi quegli omicidi sono rimasti senza un condannato. Sono casi ancora irrisolti. Questa situazione emerge con chiarezza dalla risoluzione della Sesta Commissione del Csm (Consiglio Superiore della Magistratura) al termine delle audizioni di vertici degli uffici giudiziari, delle forze di polizia e dell'avvocatura compiute in Puglia dopo il quadruple omicidio compiuto nel Gargano. La mafia di questo territorio è definita dal Csm "feroce e profondamente radicata sul territorio, su cui esercita un vero e proprio controllo militare". Insomma, "è così forte, da produrre una generalizzata omertà", e in alcuni casi diventa "connivenza" se non addirittura "consenso". Il Csm rileva che le denunce sono "pressochè inesistenti e i pochi cittadini che le presentano quasi sempre ritrattano". E' da rilevare inoltre che dal 2007 non ci sono pentiti e "recenti inchieste hanno dato conto della capacità della mafia foggiana di infiltrarsi nella pubblica amministrazione".
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