Ven22112024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

A 12 anni dai fatti risultano prescritte molte imputazioni di reato

Per l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, principale imputato del cosiddetto processo “escort per Berlusconi”, la Procura generale di Bari, nel processo d'appello, ha chiesto la conferma della condanna ma con una riduzione della pena. Per il Pg Tarantini è ora da condannare a 6 anni di reclusione. Nel primo grado era stata decisa una condanna 7 anni e 10 mesi ma nel frattempo risultano prescritti sette dei 24 episodi contestati in riferimento ai reati di reclutamento e favoreggiamento della prostituzione.

Secondo quanto risulta dagli atti giudiziari Gianpaolo Tarantini avrebbe contattato e portato delle donne ad alcune feste organizzate per Silvio Berlusconi fra il 2008 e il 2009. Una condotta questa che lo hanno portato a sedersi in questo processo nel ruolo di imputato.

Dopo tanti anni risultano prescritte 13 delle 32 ipotesi di reato già giudicate nel tribunale di primo grado a carico complessivamente di quattro imputati.

Per gli stessi motivi di prescrizione usufruisce della riduzione di pena (sei mesi) nella richiesta del Pg anche il pr milanese Peter Faraone, condannato in primo grado a 2 anni e 6 mesi. Per costui risultano prescritti due delle tre imputazioni a suo carico.

Nessuna riduzione ha chiesto il Pg invece per Sabina Began. La richiesta di condanna infatti è ancora di 1 anno e 4 mesi.

Il Pg ha deciso il non luogo a procedere, infine, per un quarto imputato, Massimiliano Verdoscia, che, in questo modo, esce definitivamente fuori da questa vicenda giudiziaria, salvo diversa decisione del collegio giudicante. Era stata condannato in primo grado a 3 anni e 6 mesi. Risultano del tutte prescritte le quattro imputazioni di reclutamento della prostituzione che gli erano state contestate. 

La sentenza è attesa per il 25 marzo. Quel giorno oltre al pronunciamento del collegio giudicante ci saranno le arringhe difensive degli avvocati dei tre imputati. Certamente, così come accaduto nel primo grado, sarà evidenziato che le donne accompagnate nelle feste di Berlusconi erano tutte consensienti e mai nessuna fu costretta. Di contro va chiarito che su questo aspetto il sostituto pg, Giuseppe Iacobellis, ha detto oggi nella requisitoria che «è l’atto in sé del reclutamento di donne per farle prostituire che ha rilevanza penale, nonostante l’eventuale consenso delle stesse, perché degradante la dignità umana». (R.T.)