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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Sono accusati di diffusione colposa di epidemia e abbandono di incapaci i tre indagati per i 17 morti nella Rsa di Soleto

Diffusione colposa di epidemia e abbandono di incapaci. Sono questi i reati ipotizzati nell'inchiesta giudiziaria avviata sulle morti avute nella struttura per anziani “la Fontanella” di Soleto, in provincia di Lecce. Tre sono gli indagati: l'amministratore delegato della struttura, don Vittorio Matteo, la direttrice Federica Cantore e il responsabile sanitario, Catello Mangione.

L'inchiesta è coordinata dal pm Alberto Santacatterina e sono i carabinieri del Nas che operano con interrogatori e acquisizioni di documenti. Attualmente la Rsa 'La Fontanella' di Soleto risulta commissariata dall'Asl dal 25 marzo ma va ricordato che questo è accaduto dopo che il contagio da Coronavirus ha coinvolto, putroppo, quasi tutti i 90 anziani ospiti. Agghiacciante il numero dei decessi avuti tra gli ospiti della struttura: 17 dei quali morti in ospedale.
La Procura di Lecce intende verificare se, dopo il primo decesso del 21 marzo, gli anziani siamo stati abbandonati per alcuni giorni a causa delle assenze del personale e la struttura avesse adottato tutte le misure preventive anti contagio.

Tra i decessi un ricordo particolare va Giuseppe Caggiula e Abbondanza Colavero, gli anziani coniugi di Cannole. Entrambi erano ricoverati dal novembre 2018 nella Rsa «La Fontanella». La donna, 96 anni, di cui oltre 70 trascorsi al fianco del marito Giuseppe, è deceduta nel Dea dell’ospedale «Fazzi» di Lecce dove era stata trasportata a causa di una grave disidratazione. L’anziana donna era affetta da numerose patologieed era risultata positiva al covid-19 anche se al momento del ricovero era stata classificata come asintomatica.

Va ricordato che è stato il  sindaco di Cannole, Leandro Rubichi, insieme ai medici di famiglia, ad aver insistito per mettere in quarantena le famiglie in cui si sono verificati casi con sintomi e che è stto il sindaco di Soleto, Graziano Vantaggiato, a chiedere che la Rsa "la Fontanella" fosse posta sotto il diretto controllo e gestione sanitaria dell'Asl come infatti è accaduto. (R.T.)