Per riaprire le scuole in sicurezza dopo il lockdown
Sit-in di protesta questa mattina a Bari davanti alla sede della Direzione scolastica regionale. A protestare i dirigenti scolastici.
"Siamo al più totale "fai da te" - dicono Vincenzo Fiorentino e Gianni Verga, responsabile regionale Area V e Segretario Generale Regionale del sindacato - con tanti tavoli tecnici e nessuna decisione concreta. Pensiamo ai dirigenti scolastici, abbandonati dal ministero al loro destino, con assunzione di responsabilità eccessive, e al disagio dei genitori di quegli alunni che frequentano in piccole aule da 28 studenti, le così dette "classi pollaio", che brancolano ancora nel buio a poche settimane dall'avvio dell'anno scolastico. Ogni regione si muove in una direzione diversa e ai Comuni in dissesto finanziario ci sta pensando qualcuno? Tanto, male che vada, ci sta sempre la didattica a distanza a metterci una pezza. La didattica a distanza non può essere sostitutiva di quella in presenza e ha mostrato tutti i propri limiti, creando notevoli difficoltà a chi la fa e a chi la riceve, destabilizzando la vita privata del personale scolastico e delle famiglie. Ormai siamo stufi: vanno date risposte urgenti e concrete alle famiglie e ai lavoratori, altrimenti i dirigenti scolastici resteranno, ancora una volta, in perfetta solitudine come già accaduto nel periodo di lockdown".
Per il sindacato non si può ripartire con il nuovo anno scolastico se prima non si provvede a garantire "un organico aggiuntivo del personale docente e ATA, procedure snelle per l'assunzione dei precari, presidi sanitari presso ciascuna scuola, prescrizioni per i lavoratori fragili, utilizzazione di nuovi spazi da rendere disponibili a cura degli enti locali, di DSGA, di dirigenti scolastici che gestiscono una sola scuola e di precise indicazioni da fornire agli stessi dirigenti e al personale tutto".
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