Processi pilotati in Tribunale pagando anche con prestazioni sessuali. Gli altri condannati e gli assolti
L'ex pm del Tribunale di Lecce Emilio Arnesano è stato condannato a nove anni di reclusione. La sezione penale del Tribunale di Potenza lo ha riconosciuto colpevole di avere condizionato alcuni processi giudiziari per ricevere in cambio prestazioni sessuali da giovani avvocatesse e beni materiali da altri. La condanna giunge due anni dopo il suo arresto, avvenuto il 6 dicembre 2018. Proprio in seguito all'arresto l'allora pm nel gennaio 2019 fu sospeso dal Consiglio Superiore della Magistratura. Ora c'è la condanna di primo grado che costringe Arnesano ad una pena di 9 nove anni di reclusione ma anche all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Arnesano è stato dichiarato "in stato di interdizione legale durante l'esecuzione della pena". La richiesta dell'accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Anna Gloria Piccininni, era di 12 anni e mezzo di reclusione.
Tra i benefici ricevuti illecitamente da Arnesano per aggiustare i processi è risultata esserci anche una banca da 12 metri pagata nel 2014 ad un prezzo di favore (28mila euro) rispetto alle reali quotazioni di mercato: 45mila euro. Il perito incaricato dalla difesa, ingegnere Massimo Congedo, la quotazione era invece di 25.800 euro, quindi addirittura inferiore al prezzo pagato da Arnesano. Proprio quella barca, che gli era stata sequestrata già nel corso dell'inchiesta giudiziaria a suo carico coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, è ora stata confiscata per effetto della sentenza odierna.
Nello stesso processo giudiziario è stata condannata anche l'avvocata Manuela Carbone. La pena stabilita dal Tribunale per lei è la reclusione ad un anno e 4 mesi di reclusione ma la stessa pena. in questo caso, è stata sospesa.
Condannato anche Carlo Siciliano, direttore del dipartimento di medicina del lavoro e di igiene ambientale dell'Asl di Lecce. Per lui è stata decina una pena di 5 anni di reclusione. Codanna a 3 anni e 8 mesi, invece, per Ottavio Narracci, ex direttore generale dell'Asl di Lecce.
Assolti invece il primario di ortopedia dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce, Giuseppe Rollo, 59 anni, di Nardò e gli avvocati Mario Ciardo, 56 anni, di Tricase, Augusto Conte,78 anni, di Ceglie Messapica, e Federica Nestola, 33 anni, di Copertino. Occore evidenziare che questi sono gli esiti della sentenza di primo grado e che i condannati certamente presenteranno appello quando i loro difensori avranno avuto conoscenza anche delle motivazioni del giudizio. (Rezarta Tahiraj)
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