Regole e divieti da rispettare nella Puglia zona rossa dal 15 marzo
Ci risiamo. La Puglia è tornata ad essere zona rossa. Le nuove restrizioni entrano in vigore da lunedì 15 marzo e dovrebbero concludersi il 6 aprile 2021. La decisione è del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia. In zona rossa ci saranno anche le regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Veneto, Campania, Molise e la Provincia autonoma di Trento. Unica regione in zona bianca è la Sardegna.
La decisione non giunge inaspettata. L'assessore regionale Pier Luigi Lopalco aveva fatto sapere di aver mandato al ministero della Salute una relazione aggiornata della situazione pugliese che evidenziava un rapido peggioramento dei livelli di contagio e dell'occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri di terapia intensiva.
Trovandoci in zona rossa è opportuno ricordare che sono vietati tutti gli spostamenti se non opportunamente considerati indispensabili con le motivazioni di salute, lavoro e necessità. Per giustificarsi chiunque si sposti da casa dovrà avere con se ovviamente l'ormai famosa autocertificazione.
Per rendere più facile la comprensione dei divieti e di ciò che invece si potrà ancora fare nella Puglia diventata zona rossa di seguito abbiamo sintetizzato un decalogo.
In zona rossa sono vietati tutti gli spostamenti, salvo che nei casi di lavoro, salute o necessità. Per cui non ci si può muovere all'interno della propria regione e neppure all'interno del proprio comune di residenza e per compiere gli spostamenti consentiti è necessaria l'autocertificazione. Le seconde case sono raggiungibili solo se ci sono motivi di urgenza, ad esempio un guasto improvviso. Si può uscire per andare nei negozi aperti, che sono solo quelli che svolgono un servizio essenziale (come supermercati e farmacie), ma anche per fare una passeggiata o per andare in un luogo di culto vicino casa. Gli spostamenti tra Regioni sono ancora vietati a prescindere dal colore, mentre è sempre consentito il rientro alla residenza e al domicilio, anche fuori Regione.
Nella Puglia diventata zona rossa le visite a casa di amici e parenti sono vietate, visto che rientrano tra gli spostamenti che non possono essere effettuati. Gli unici motivi validi sono salute, necessità o lavoro. La deroga per andare a trovare amici e parenti, però, sarà reinserita dal 3 al 5 aprile, nei giorni delle feste di Pasqua. Ma non durante tutto il resto del mese di marzo e aprile.
Per quanto riguarda i negozi essi devono restare chiusi. Gli unici che possono aprire sono quelli che vendono beni di prima necessità e che rientrano nella lista delle attività essenziali, da cui sono stati depennati barbieri e parrucchieri.
I bar e i ristoranti in Puglia diventata zona rossa devono rimanere chiusi ma possono lavorare con servizio d'asporto e consegne a domicilio. L'asporto è possibile per bar e pub fino alle 18 e per i ristoranti fino alle 22, mentre le consegne a domicilio non hanno limiti di orario e possono essere effettuate dagli esercizi commerciali in qualsiasi momento della giornata.
Cosa accade per le scuole. Nella Puglia diventata zona rossa chiudono tutte le scuole di ogni ordine e grado. A differenza di quanto previsto nei mesi scorsi, in cui veniva garantita la didattica in presenza almeno fino alla seconda media, ora in zona rossa le scuole devono rimanere completamente chiuse. Si applica la didattica a distanza per i bambini delle elementari come per i ragazzi del liceo, nessuno escluso. Fanno eccezione gli studenti con disabilità o con bisogni educativi speciali, che potranno continuare ad andare in classe.Passeggiate e attività motoria
Si può fare una passeggiata in zona rossa? Sì, l'attività motoria e le passeggiate (che rientrano in questa categoria) possono essere effettuate, ma solo vicino alla propria abitazione. Non è possibile allontanarsi, però, da casa per svolgere attività fisica. Differente è il discorso se si tratta di spostamenti comunque consentiti, come andare al lavoro o accompagnare una persona non autosufficiente (quelli che rientrano nelle comprovate esigenze). In generale restano chiuse piscine e palestre, ma anche i centri sportivi. Aperti invece i parchi.
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