Tanti arresti per azzerare il clan Strisciuglio. 147 gli indagati. Il commento del sindaco Decaro
Tra le 99 persone arrestate oggi a Bari, ci sono 53 detenuti. In manette anche i figli del boss Caldarola, Francesco e Ivan, e Antonio Busco, quest’ultimo è considerato uno dei fornitori di droga. A firmare le ordinanze è stato il gip del Tribunale di Bari Giovanni Anglana. Nell’inchiesta risultano 147 indagati. Alle indagini sono risultate importanti le dichiarazioni di 21 collaboratori di giustizia.
L'operazione antimafia della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e della Direzione Nazionale Antimafia ha visto impegnati, a Bari e nel resto d'Italia oltre 400 uomini e donne del comando provinciale dei Carabinieri e della Questura di Bari.
L’attività investigativa ha fatto emergere la forte operatività criminale del clan Strisciuglio e delle sue articolazioni territoriali, attive nei quartieri Libertà, San Paolo (cui fa riferimento anche una frangia operativa nel Comune di Palo del Colle), Enziteto – San Pio – Catino e San Girolamo (oltre ad una propaggine periferica nei Comuni di Conversano e Rutigliano), nonostante la carcerazione di importanti esponenti di vertice.
Molteplici i reati accertati, tra cui il traffico di stupefacenti, reati contro la persona (omicidi e tentati omicidi), reati contro il patrimonio (in particolare estorsioni) e per possesso di armi.
Nel corso delle attività di indagine sono state registrate le mire espansionistiche della compagine mafiosa e la proliferazione della stessa nell’intera area della città metropolitana, attorno alle figure dei boss Caldarola Lorenzo, Valentino Vito, Ruta Alessandro, Faccilongo Saverio e Campanale Giacomo, responsabili delle diverse articolazioni territoriali.
Le indagini hanno consentito anche di fare luce sulla violenta rissa avvenuta all’interno del carcere di Bari, l’11 gennaio 2016, tra numerosi detenuti ristretti nel circuito di “alta sicurezza”, nel corso della quale si erano fronteggiati, tra gli altri, elementi apicali del clan Misceo, già attivo nel quartiere San Paolo e in Palo del Colle ed esponenti di vertice del clan Strisciuglio: episodio da cui era poi scaturita l’espansione di quest’ultimo sodalizio mafioso nel paese di Palo del Colle, mediante il compimento di azioni violente che hanno consentito l’acquisizione del controllo territoriale.
Ad illustrare i risultati dalla maxi operazione c'è stato anche il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho. "Questa operazione è stata fatta - ha detto De Raho - qualche giorno dopo un fatto che ha colpito tutti noi: un magistrato che si è lasciato corrompere in varie occasioni è un vulnus nel sistema. Tuttavia di fronte a un fatto così grave, la risposta che si dà oggi dimostra come quello che è avvenuto sia un fatto totalmente isolato e che i magistrati continuano ad impegnarsi con capacità, impegno e sacrificio eroici, come fanno polizia, carabinieri e le altre forze dell'ordine". "Il sistema è talmente capace di reagire a qualunque interferenza e condizionamento, da creare un blocco forte" ha concluso De Raho, aggiungendo che "si è aperta una vera e propria guerra con la criminalità di Bari e anche di Foggia. L'impegno è annientare le mafie che lavorano in questo distretto".
Anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha commentato l'operazione antimafia: “Un colpo durissimo alla criminalità locale inferto grazie al costante e proficuo lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine. A loro, ad ogni singolo operatore di giustizia, va il mio più sentito ringraziamento come sindaco e come cittadino perché oggi Bari, grazie al loro impegno, è più libera!”. (Rezarta Tahiraj)
- Dettagli