Trent’anni dall’8 agosto del 1991. L’arrivo in Puglia degli albanesi in fuga dalla miseria a bordo della Vlora. Una comunità che in questi trent’anni si è integrata, ha investito e creato imprese.
L'8 agosto 1991 una malandata nave albanese, la Vlora, carica di ventimila persone in fuga dal proprio paese, giunge nel porto di Bari. Le operazioni di attracco sono difficili, qualcuno si butta in mare per raggiungere la terraferma a nuoto, molti urlano in coro ''Italia, Italia'' facendo il segno di vittoria con le dita.
Una marea incontenibile di uomini, ragazzi, donne, bambini e ad attenderli c'è una Bari incredula e uno stadio di calcio vuoto, dove, dopo lunghissime operazioni di sgombero del porto, gli albanesi vengono scortati in attesa del rimpatrio.
Trent’anni dopo quel giorno, i numeri dicono di un reticolo di imprese piccole, anche piccolissime, costituite da quei profughi e dalla generazione successiva e tutte attive soprattutto nelle costruzioni, nella ristorazione, in agricoltura, nel commercio e servizi.
In Puglia - dicono i dati di Unioncamere - hanno fondato imprese, tanto che si contano a tutto il secondo trimestre 2021, ben 1.333 imprese registrate nelle camere di commercio pugliesi. E prevalgono quelle di costruzione di edifici (125) e lavori di costruzione specializzati (331) come per la piccola edilizia e le ristrutturazioni di muretti a secco e trulli in pietra. Seguono commercio (223), imprese agricole (102), poi servizi di ristorazione (112).
Insomma c’è un humus fertile favorito da rapporti commerciali secolari con l’Albania. Rapporti storici sui quali ha puntato anche Confindustria che conta 200 associati italiani operativi in quel Paese, oltre a una ventina di aziende locali. «I nostri rapporti sono nati nel momento del loro massimo bisogno e dunque sono molto forti. Questo spiega perché Confindustria Italia-Albania - spiega il suo presidente, Sergio Fontana, che guida anche gli industriali pugliesi - è l’organizzazione datoriale più importante ed autorevole in quel Paese e ci impegniamo perché diventi un paese Ue».
Allora vide sbarcare in sei mesi 50mila persone. Molte delle quali allontanatesi verso il Nord. Oggi gli albanesi ufficiali residenti nella regione sono 21.200 - ultimo dato disponibile a fine 2019 - il 5% dei 421.000 sparsi in tutta Italia.
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