Vittima Lazzaro D'Auria, 55 anni, sotto scorta da alcuni anni. Ha avuto il coraggio di ribellarsi alla mafia e si è costituito parte civile ai processi contro la criminalità dauna. Si indaga sulle cause.
Un vasto incendio ha distrutto la scorsa notte un deposito di fieno in località Pavoni nelle campagne di San Severo (Foggia). Il capannone è di proprietà di Lazzaro D'Auria, imprenditore 55enne che trovò il coraggio di ribellarsi alla mafia e che da alcuni anni vive sotto scorta. D'Auria è anche l'unico imprenditore che si è costituito parte civile nei processi contro la mafia foggiana.
Ha scelto di garantire un futuro alle famiglie dei suoi dipendenti e non ha ceduto al ricatto della malavita, la Quarta Mafia, ‘quella foggiana. In passato ha dichiarato: “La situazione è precipitata negli anni 2015-2016 dopo l’acquisto di un lotto di terreni a Borgo Incoronata. Fu un investimento importante che ci mise sotto i riflettori e i boss alzarono la posta in gioco: pretendevano 200mila euro”.
Sono ingenti i danni alla struttura. Gli inquirenti non escludono la pista dolosa. Acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza dalle quali si vedrebbe un’ombra avvicinarsi a un capannone e lanciare dentro qualcosa. Poco dopo le fiamme.
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