Tale misura cautelare è scaturita dalla denuncia della moglie dell’uomo, 56enne galatinese, vittima di gravi maltrattamenti subiti per diversi anni che l’hanno ridotta in uno stato di profonda frustrazione.
Nei giorni scorsi, gli agenti della Sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Galatina, dava esecuzione all’ORDINANZA APPLICATIVA DELLA MISURA CAUTELARE emessa a carico di un 60enne T.F. residente in Galatina, collaboratore scolastico, incensurato.
Tale misura cautelare è scaturita dalla denuncia formalizzata nel mese di luglio u.s. dalla moglie dell’uomo, 56enne galatinese, vittima di gravi maltrattamenti subiti per diversi anni che l’hanno ridotta in uno stato di profonda frustrazione.
La donna, dapprima ha contattato il “Centro Anti-violenza Malala” presente sul posto e in seguito ha sporto denuncia/querela presso il Commissariato di P.S. di Galatina e nella circostanza ha descritto con dovizia di particolari una condizione invivibile ed estremamente grave di incessanti condotte ingiuriose ed offensive anche nei confronti del figlio, peraltro affetto da patologie psichiatriche.
L’uomo è stato indagato per maltrattamenti aggravati contro familiari e conviventi, lesioni personali aggravate ed altro.
Alla luce di tutti gli elementi raccolti dagli investigatori del Commissariato, il G.I.P. del Tribunale di Lecce, in data 09/9/21, ha emesso il provvedimento di allontanamento dell’uomo dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie, che vieta all’uomo di frequentare gli stessi luoghi frequentati dalla vittima, ossia domicilio del nucleo familiare e dei prossimi congiunti, luogo di lavoro, e a qualunque altro posto abitualmente frequentato dalla stessa con l’obbligo di mantenere una distanza di almeno 300 metri in caso di incontro casuale con la persona offesa, vietandogli, inoltre, di contattarla con qualsiasi mezzo.
- Dettagli