Il 5 ottobre si deciderà se processare ex giudice di Bari, un avvocato penalista e altre 7 imputati
Sarà svolta il 5 ottobre a Lecce l'udienza preliminare per decidere se processare l'ex gip del Tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis, l'avvocato penalista Giancarlo Chiarello e altre sette persone. La richiesta di rinvio a giudizio è stata presentata dalla DDA di Lecce contro questi indagati che sono accusati nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in cui risulta il pagamento di più tangenti al fine di ottenere delle rapide ed ingiuste scarcerazioni.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, dei reati di concorso in corruzione in atti giudiziari, corruzione per atto contrario al dovere d'ufficio e rivelazione del segreto d'ufficio. Proprio per queste accuse il 24 aprile scorso furono arrestati e condotti in carcere all'allora giudice De Benedictis e il noto avvocato Chiarello. Entrambi ottennero poi il beneficio degli arresti domiciliari. Tuttavia l'ex giudice non è ancora riuscito a trasferirsi dal carcere alla sua casa perché, nel frattempo, è stato nuovamente arrestato per un'altra inchiesta, questa volta riguardante la detenzione di numerose armi e munizioni, anche da guerra.
I pm Roberta Licci, Alessando Prontera e il procuratore Leonardo Leone De Castris hanno motivato la richiesta di rinvio a giudizio in riferimento a ben 4 presunti episodi di corruzione in atti giudiziari che causarono altrettanti scarcerazioni. Oltre all'ex giudice e all'avvocato la richiesta di rinvio a giudizio ha la finalità di portare a processo anche il figlio dello stesso avvocato Chiarello, Alberto, l'avvocato Marianna Casadibari, un appuntato dei carabinieri in servizio nella sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Bari e i pregiudicati scarcerati: Danilo Pietro della Malva, attualmente collaboratore di giustizia, Roberto Dello Russo, Pio Michele Gianquitto e Antonio Ippedico. (Rezarta Tahiraj)
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