Non è stato ammesso in Cassazione il ricorso presentato dall'allora escort Patrizia D'Addario.
All'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini la Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 2 anni e 10 mesi di reclusione. Si chiude con questa condanna divenuta definitiva il cosiddetto processo escort in cui Tarantini è stato imputato con l'accusa di aver reclutato delle donne da portare alle feste organizzate nelle residenze dell'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. I fatti contestati risalgono agli anni 2008 e 2009. Il 26 settembre 2020 la Corte d'Appello di Bari aveva già condannato in secondo grado Tarantini ma contro quella sentenza avevano presentato ricorso sia la Procura generale di Bari che gli avvocati difensori dell'imprenditore pugliese. La Terza sezione penale della Cassazione ha però rigettato entrambi i ricorsi e di conseguenza quella sentenza di condanna a 2 anni e 10 mesi è ora diventata definitiva per Tarantini. La stessa Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dagli avvocati di Patrizia D'Addario che aveva ammesso nel processo di essere una delle escort reclutate da Tarantini.
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