La persona scarcerata è difesa dall'avv. Francesca Conte
Era accusato di aver ammazzato un carabiniere in congedo. E' per questo che Michele Aportone, 70 anni di San Donaci, provincia di Brindisi, fu arrestato lo scorso 29 ottobre. Oggi Aportone è nuovamente un uomo libero. L'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Sergio Tosi è stata annullata dal Tribunale del riesame, proprio come richiesto dall'avvocato Francesca Conte del Foro di Lecce.
Il difensore di Aportone, nell'udienza di questa mattina, è riuscita ad evidenziare ai giudici del Tribunale del riesame che il provvedimento di carcerazione era privo dell'autonoma valutazione del Gip ed inoltre mancavano i gravi indizi di colpevolezza necessari per l'arresto. Aportone era accusato di essere l'autore dell'omicidio di Silvano Nestola, il carabiniere in pensione di Copertino assassinato la sera del 3 maggio scorso. Un omicidio volontario che, secondo i magistrati, risultava aggravato dalla premeditazione e da futili motivi. Il 2 novembre Aportone era stato interrogato dal Gip ma si avvalse della facoltà di non rispondere. Insomma, fece scena muta.
Secondo gli inquirenti alla base dell'omicidio c'era il rancore: Aportone e sua moglie avevano sempre osteggiato la relazione della propria figlia con Nestola e il fatto che il carabiniere in congedo non avesse messo fine a questa loro relazione è diventato ben presto la sua condanna a morte. Non c'è dubbio che sul piano professionale, questa scarcerazione segna un tassello importante di soddisfazione per l'avvocato Francesca Conte ma resta da verificare nei prossimi giorni se ci saranno altre azioni da parte della Procura finalizzare a ripristinare l'azione detentiva. (Rezarta Tahiraj)
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