Sei arresti per due appalti: elisoccorso e trasporto di organi. Tutti i nomi
Complessivamente sono sei gli arrestati. Tra loro c'è anche il direttore generale del Policlinico Riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli. A notificargli a casa, nelle prime ore di questa mattina, l'ordine di arrestato firmato dal Gip sono stati alcuni militari della Guardia di Finanza. E' accusato di turbativa d'asta e falso ideologico in riferimento a due appalti: trasporto di organi ed elisoccorso. A quanto pare per lui la PM aveva chiesto l'arresto in carcere ma il Gip ha ritenuto sufficiente la misura cautelare ai domiciliari.
Dattoli, barese di 63 anni, non è il solo ad essere stato arrestato. L'estrema misura restrittiva della libertà è stata eseguita per altre 5 persone: due dirigenti, uno dell'ospedale Riuniti (Costantino Quartucci di 57 anni) e l'altro della Asl di Foggia (Rita Acquaviva, nata a Orsara di Puglia ma residente a Foggia), due imprenditori di Alidaunia (Roberta Valentina Pucillo, 40 anni, e Roberto Pucillo di 77 anni) e un medico in pensione: Antonio Apicella, di Foggia. Da evidenziare che l'appalto per il servizio di elisoccorso ordinario ha un valore di 36,6 milioni di euro mentre quello per il trasporto aereo di organi circa 2,6 milioni di euro. Cifre enormi che potrebbero aver suscitato interessi illegittimi come pare convinto il PM che indaga su entrambi questi appalti.
Dattoli è un nome importate della sanità pugliese. Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, lo ha scelto con convinzione per la gestione apicale delle Asl ma anche prima Dattoli era al top nella dirigenza sanitaria. Dal 2002 al 2005 è stato direttore sanitario dell'Asl di Lecce/2. Sino al 15 ottobre 2006 è stato direttore generale degli ospedali Riuniti Foggia. Sino al 4 agosto 2008 è stato direttore sanitario del Policlinico di Bari. Dal giorno dopo e sino al 2017 è stato direttore generale del Policlinico di Bari. Nel 2017 ritorna al Riuniti di Foggia ma per il ruolo di direttore generale.
Inoltre, nel luglio 2020 è stato nominato nel Consiglio di amministrazione dell’Istituto superiore di sanità dal presidente Silvio Brusaferro. Ora su di lui l'accusa più infamante in riferimento a indagini su quei due grossi appalti che la Procura di Bari ritiene siano stati truccati e pilotati.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo e in concorso tra loro, per i reati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, commessi a Foggia nel periodo 2019-2020.
Le indagini sono state eseguite dal Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi del Nucleo P.E.F. Bari - con il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia - mediante intercettazioni ambientali, telefoniche e telematiche, escussione di persone informate sui fatti, servizi dinamici di osservazione e pedinamento, perquisizioni e analisi della documentazione, cartacea e informatica, sequestrata.
In base all’ipotesi accusatoria, i vertici e i rappresentanti ufficiali degli Enti pubblici committenti avrebbero creato con i referenti di una s.r.l. foggiana attiva nel settore del trasporto aereo una “corsia parallela riservata” volta a rendere quest’ultima la società “predestinata” ad aggiudicarsi le gare, all’insaputa dei suoi futuri o attuali concorrenti.
Corsia, questa, costellata di discovery indebite, di raccolta e recepimento di bozze di capitolati o di controdeduzioni agli argomenti degli ignari competitors, nonché di suggerimenti alle stazioni appaltanti volti, in un primo momento, a pilotare la composizione delle commissioni di gara e, successivamente, a condizionare l’operato dei commissari. Con ciò suggellando un’alleanza “contro natura”, la quale - pur non sfociando in una decisione favorevole ai “predestinati” - avrebbe, comunque, minato alle fondamenta e alterato l’intero corso delle gare “attenzionate”.
Nello specifico, i referenti della s.r.l. foggiana in relazione alla gara per l’affidamento del servizio di elisoccorso ordinario sarebbero stati i “ghost writers” del capitolato speciale e del disciplinare di gara, avendone materialmente curato la predisposizione nei locali aziendali, peraltro, anche con la presenza del R.U.P. della procedura di gara, fino a quel momento ignaro dei contenuti dei predetti atti. Inoltre, gli stessi referenti della società dauna - nell’ambito della gara per l’affidamento del servizio di trasporto aereo di organi e di equipe medica - si sarebbero adoperati, dapprima, per far predisporre dalla stazione appaltante un capitolato favorevole alla loro impresa, intervenendo anche nella definizione della tabella dei punteggi qualitativi; poi, si sarebbero attivati per garantire a quest’ultima l’accesso al “carteggio separato” tra l’Ente sanitario foggiano e la società concorrente risultata provvisoriamente aggiudicataria (ma con offerta economica ritenuta anomala e, pertanto, in fase di verifica) onde procedere alla stesura di osservazioni e controdeduzioni suscettibili di essere recepite dal medesimo Ente pubblico. (Rezarta Tahiraj)
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