Decine di indagati nell'inchiesta giudiziaria contro organizzazione mafiosa a Taranto. Anche due donne tra gli arrestati
Sono 38 le persone arrestati nel Tarantino con l'accusa, a vario titolo, di associazione mafiosa, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, lesioni personali, detenzione e porto illegale di armi e munizioni. E' stata la Squadra mobile di Taranto ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare (28 in carcere e 10 ai domiciliari) richieste dalla Direzione distrettuale Antimafia di Lecce. Gli indagati risultano essere complessivamente 58.
Tra le persone arrestate ci sono anche due donne: Antonella Bevilacqua ed Eufrasia Quero. Per il direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato, il prefetto Francesco Messina, “avevano un ruolo apicale anche se la gestione e leadership permane nei detenuti”, assolvendo compiti di “attività operativa, e anche di mediazione rispetto all’interpretazione di episodi che dalla galera potevano sembrare negativi".
Tutti gli arrestati secondo gli inquirenti sono riconducibili al clan Pascali di Taranto, “non sono pesci piccoli - spiega il prefetto Messina - ci sono personaggi che si mettono in mostra e devono apparire. Il gip parla di estorsione evocativa perchè vanno lì e ottengono".
Il gip Rizzo sottolinea che nell'ordinanza l'"evoluzione del metodo mafioso in ragione dello spessore criminale" degli arrestati, ed evidenzia l'esistenza di "una forma di intimidazione silente e simbiotica, avvalendosi sempre e comunque della gia' esistente ed acclarata forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e dalla condizione di assoggettamento ed omerta'". Tutto questo finalizzato a rafforzare "l'egemonia dell'associazione mafiosa sul territorio".
Questi sono tutti i nomi degli arrestati: Luigi Agrosi', Giovanni Albertini, Antonella Bevilacqua, Agostino Bisignano, Antonio Bleve, Cosimo Damiano Caforio, Emanuele Capuano, Christian Chiafele, Leonardo Durelli, Mirko Guarino, Domenico Iacca, Lucky La Gioia, Salvatore Labriola, Simone Loperfido, Antonio Maiorino, Giuseppe Pascali, Luca Pascali, Nicola Pascali, Giuseppe Petrelli, Giuseppe Portacci, Eufrasia Quero, Vito Onofrio Salerno, Francesco Sangermano, Massimo Sedete, Patrizio Sedete, Pietro Spezio, Francesco Tambone, Ezio Verardi. Beneficio dei domiciliari con braccialetto elettronico, invece per Salvatore Auletta, Pietro Francesco Brescia, Gianluca Ciccolella, Francesco Cosmai, Antonio Greco, Benito Marangiolo, Giuseppe Palumbo, Francesco Presta, Francesco Tortella, Amedeo Zonile.
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