Dodicenne pugliese promessa in sposa a un pakistano, fratello del nuovo compagno della madre
In Puglia una ragazzina di 12 anni era stata promessa al fratello del nuovo partner della madre che risulta essere originario del Pakistan. Su questo squallido caso sta indagando ora la Procura di Lecce. Tra le ipotesi di reato che la magistratura leccese sta esaminando ci sono le accuse di induzione al matrimonio, maltrattamenti in famiglia, sottrazione e trattenimento di minore all'estero, abbandono di minori e violenza sessuale. Nel frattempo è già intervenuta anche la Procura del Tribunale per i Minorenni di Lecce che ha ottenuto dal Tribunale la sospensione della potestà genitoriale della madre e l'allontanamento della bambina che ora è affidata ai nonni paterni. Inoltre, quest'ultima Procura il prossimo 3 marzo dovrà decidere sulla decadenza della potestà genitoriale della donna oggi momentaneamente sospesa nei confronti di tutti e tre i figli. Infatti anche gli altri due bambini della donna sono stati temporaneamente affidati ai nonni paterni. A denunciare il caso alle autorità giudiziarie è stato l'ex marito pugliese della donna. La storia ha avuto inizio in Germania dove la donna si era trasferita alcuni anni fa, con tutta la sua famiglia, per motivi di lavoro. Proprio in Germania si era invaghita di un uomo pakistano conosciuto sui social. E dopo averlo raggiunto nel suo Paese si era convertita all'Islam e lo aveva sposato. Quando la donna e i suoi tre figli sono rientrati in Puglia, la 12enne ha raccontato al padre di essere stata promessa in sposa al fratello del nuovo compagno della madre. E' per questo che il suo papà ha inoltrato una denuncia affidandosi al suo avvocato di fiducia: Marcello Rizzo.
Su questa vicenda è intervenuto anche il Garante dei minori della Regione Puglia, Ludovico Abbaticchio: “Come Garante chiedo alle istituzioni e alle famiglie di mantenere alta l'attenzione affinché episodi come questi non accadano più. Le culture multietniche – ha detto Abbaticchio - ormai esistono in Italia e in Puglia, e dobbiamo farcene carico sostenendo i molti giovani di seconda e terza generazione, figli di immigrati o di matrimoni 'misti', che vivono sulla loro pelle il contrasto dei cambiamenti sociali in Italia con le stesse famiglie di origine e spesso quei contrasti hanno esiti terribili".
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