L'interrogatorio del registra canadese nel tribunale di Brindisi è durato molte ore
Ha risposto a tutte le domande del Gip il regista cinematografico Paul Haggis, premio Nobel nel 2006. Questa mattina è stato nel Tribunale di Brindisi accompagnato dal suo avvocato di fiducia, Michele Laforgia, che lo difende dall'accusa di violenza sessuale a danno di una donna inglese di 30 anni. L'interrogatorio del famoso registra canadese fatto dal Gip Vilma Gilli ha riguardato non solo le tre notti della presunta violenza sessuale in un albergo di Ostuni ma anche le fasi dell'accompagnamento della donna fatto da Haggis in auto sino all'aeroporto Papola Casale di Brindisi. La donna sarebbe dovuto partire ma il suo stato confusionale fu notato dal personale aeroportuale e segnalato alla polizia che l'ha accompagnata in ospedale per le cure e successivamente per denunciare il suo presunto violentatore. Haggis, 69 anni, è in Puglia perché avrebbe dovuto partecipare ad un festival "Allora Fest" in svolgimento proprio in questi giorni ad Ostuni, in provincia di Brindisi. Haggis è da domenica scorsa agli arresti domiciliari in un albergo di Ostuni. L'avvocato Laforgia ha fatto sapere che il suo assistito ha dichiarato di volere restare in Italia sino alla conclusione delle indagini e sino a quando sarà dimostrata la sua completa innocenza. Questo fa capire che non ci sarebbero quindi rischi di fughe all'estero che giustificherebbero il permanere della misura cautelare. All'uscita dal tribunale l'avvocato Laforgia, fermato dai giornalisti, ha detto che "Paul Haggis ha spiegato come sono andati i fatti. Si è dichiarato totalmente innocente, così come aveva fatto nell'immediatezza del fermo". Haggis al Gip non ha negato di aver avuto rapporti sessuali con la donna inglese ma ha chiarito che quei rapporti sono stati consensuali, cercati e voluti da entrambi.
"I rapporti che ha avuto con questa donna - ha fatto sapere Laforgia all'uscita dal tribunale - sono stati totalmente consensuali nel corso di questi tre giorni trascorsi insieme ad Ostuni". "Abbiamo chiarito - ha precisato Laforgia -, anche contrariamente a quello che si ipotizza nelle imputazioni, che non c'è nessuna lesione e nessun segno di violenza. Io credo che abbiano male interpretato il referto del Pronto Soccorso, dove la ragazza è stata visitata a seguito della denuncia. Adesso stiamo aspettando il provvedimento del giudice che dovrà pronunciarsi sia sul fermo che sulla richiesta dell'accusa, che è di mantenere gli arresti domiciliari in attesa degli accertamenti urgenti." (Rezarta Tahiraj)
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