Intercettazioni e separazioni delle carriere. Per il Procuratore Maruccia l'attuale sistema non andrebbe modificato
E' stato il presidente vicario della Corte di Appello di Lecce, dr. Vincenzo Scardia, a presiedere l'inaugurazione dell'anno giudiziario a Lecce. La cerimonia, tenuta sabato 28 gennaio alle ore 10.30 nell'aula magna del palazzo di giustizia di viale Michele De Pietro, ha visto la partecipazione delle massime autorità civili e militari del distretto.
C'era attesa per ciò che avrebbe detto il procuratore generale Antonio Maruccia in particolare su due temi grande attualità: intercettazioni e separazione delle carriere.
"Sommessamente ritengo - ha dichiarato il procuratore Maruccia - che la separazione delle carriere sia un vulnus per l’equilibrio del sistema di garanzie dei cittadini e per la stessa democrazia. Sono convinto che deviare il corso del pubblico ministero dall'alveo della giurisdizione possa condurre la funzione requirente sotto l'egida del potere esecutivo con ricadute negative sul principio di indipendenza e sulle garanzie di uniforme applicazione della legge".
Quanto alle intercettazioni per Maruccia "anche i dati della realtà criminale del nostro distretto confermano la loro indispensabilità nell’attuale estensione applicativa. La recente riforma Orlando costituisce a mio avviso un buon punto di equilibrio tra le esigenze delle investigazioni, il diritto alla privacy e la libertà di informazione. I presupposti per disporre le intercettazioni e per tutelare i terzi sono oggi particolarmente stringenti. Gli ascolti che riguardano fatti e persone estranei alle imputazioni sono inseriti in un archivio riservato con divieto assoluto di trascrizione. Tutti gli uffici requirenti del Distretto hanno adeguato le strutture fisiche e informatiche e garantiscono la segretezza dei contenuti dell’archivio riservato".
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