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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Omicidio Sarah Scazzi: processo d'appello per Sabrina Misseri, i suoi genitori e altri 5 imputati

Otto gli imputati nel processo d'appello iniziato oggi a Taranto per l'omicidio di Sarah Scazzi, l'allora 15enne di Avetrana, compiuto il 26 agosto del 2010. In questo processo tentano nuovamente la carta dell'innocenza Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano che in primo grado di giudizio sono state condannate all'ergastolo proprio perché ritenute colpevoli di aver ucciso la loro parente Sarah. Il movente di quell'omicidio, secondo l'accusa, fu la gelosia di Sabrina Misseri per sua cugina Sarah in riferimento alle attenzioni di Ivano Russo. Sabrina di Ivano era follemente innamorata. 

Va ricordato che in primo grado, il 20 aprile 2013, oltre all'ergastolo per Sabrina Misseri e sua madre, Cosima Serrano, fu inflitta una condanna a otto anni di reclusione per Michele Misseri.  Mentre Sabrina e sua madre Cosima resteranno in carcere perché condannate alla reclusione a vita, salvo diversa sentenza in questo nuovo processo, l'unico reo confesso di quell'omicidio, cioè Michele Misseri, padre di Sabrina, è stato ritenuto colpevole dai giudici soltanto per occultamento di cadavere. Sarebbe stato lui, assieme ad un fratello e un suo nipote, ad aver nascosto il corpo di Sarah in un pozzo.

Questo nuovo processo tenta di accertare nuovamente la verità. In aula oggi c'erano anche Sabrina ed entrambi i suoi genitori oltre a Concetta Serrano, cioè la mamma di Sarah Scazzi e zia di Sabrina Misseri. Tra i motivi evidenziati dagli avvocati difensori per chiedere questo processo d'appello c'è pure la parziale rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale con un nuovo esame di Michele Misseri. L'ho ha chiesto l'avv. Franco Coppi, uno dei difensori di Sabrina Misseri, che vuole dimostrare come ad uccidere Sarah Scazzi sia stato lo zio Michele Misseri e che il movente del delitto è di natura sessuale. D'altra parte occorre ricordare che questa è la testi più volte ribadita negli interrogatori e nel precedente processo dal capofamiglia Misseri. L'avvocato Coppi ha inoltre chiesto alla Corte di acquisire la trascrizione di una telefonata tra Sabrina e il padre del 6 ottobre 2010, quella in cui Michele Misseri le confessò il delitto.

Il sostituto procuratore generale in questa prima udienza ha chiesto invece la sospensione dei termini di custodia cautelare per Sabrina Misseri e Cosima Serrano, detenute nel carcere di Taranto.  (G.P.)