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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Scarcerato il sindaco di Gioia del Colle

Ha lasciato il carcere ed ora è agli arresti domiciliari il sindaco di Gioia del Colle finito in manette giovedì scorso per una presunta tangente da 100mila euro.  Il sindaco Sergio Povia sabato aveva respinto ogni accusa nel corso dell'interrogatorio in carcere. Cioè aveva dichiarato di non aver intascato neppure un centesimo di euro di quella somma promessa ad altri dall’imprenditore Antonio Posa per aggiudicarsi il progetto per la realizzazione di alloggi popolari. "Non ho mai ricevuto tangenti e mai ne ho chieste" aveva detto il primo cittadino ne'interrogatorio in carcere. Al gip Gianluca Anglana hanno confermato l'estraneità del sindaco anche due coindagati.
Ed è per questo che il sindaco Povia, al termine degli interrogatori delle altre otto le persone arrestate per la presunta tangente, è stato scarcerato. Ora è tornato a casa dopo aver “incassato” il parere favorevole del pm Eugenia Pontassuglia all'istanza prodotta dagli avvocati difensori Michele Laforgia e Maurizio Tolentino per chiedere la revoca della misura cautelare del carcere e la concessione dei benefici dei domiciliari.

Scarcerato anche il presunto corruttore: l'imprenditore Antonio Posa. Anche a lui sono stati concessi gli arresti domiciliari. Nell’interrogatorio in carcere l'imprenditore ha dichiarato di aver ricevuto la richiesta di una tangente dall’ex vicesindaco Francesco Paolo Ventaglini. Quest'ultimo resta in carcere mentre ieri sono stati scarcerati anche una funzionaria comunale e un commercialista.

Fondamentale per la scarcerazione del sindaco Povia non soltanto la sua dichiarazione di assoluta estraneità a ciascun fatto contestato dall'accusa ma soprattutto la conferma di tale estraneità all'intera vicenda da parte di due coindagati di rilievo attualmente in carcere: l'imprenditore Antonio Posa, presunto corruttore, e l'ex vicesindaco Francesco Paolo Ventaglini.  (Piergiorgio Porro)