Festa diocesana unitaria Azione Cattolica a Salice Salentino
Documento diffuso da Azione Cattolica per la Festa diocesana unitaria Azione Cattolica a Salice Salentino. "Questo è il mio corpo! è lo slogan per certi versi provocatorio, ma radicalmente evangelico, con il quale l’Azione Cattolica dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni lancia l’edizione 2015 della sua Festa diocesana unitaria. L’appuntamento è per sabato 6 giugno p.v. in Piazza Plebiscito a Salice Salentino (LE), dove, nel pomeriggio, oltre 1000 tra ragazzi, giovani e adulti, invaderanno pacificamente la cittadina salentina per dar vita a un momento di festa e riflessione a partire dalle grandi tematiche che tengono banco nel dibattito sociale e culturale di queste settimane. Su tutte l’Esposizione Universale in corso a Milano e il dibattito della Chiesa italiana sul nuovo umanesimo che sarà avviato in autunno al Convegno ecclesiale di Firenze.
Il 2015, grazie appunto ad Expo, è l’anno dedicato alla corretta alimentazione, al ritorno alle origini, alle colture che da sempre sono caratteristica peculiare di un luogo e che concorrono a definirne l’identità. Mettendo da parte le polemiche generate dagli scandali di appalti truccati e soldi spesi in un momento delicato dell’economia mondiale, e isolando il messaggio che attraverso Expo 2015 si è scelto di trasmettere, questa diventa un’occasione per soffermarsi su cosa nutre il nostro corpo: quali cibi caratterizzano i pasti, cosa è conservato nelle dispense, quali alimenti abbondano nel nostro carrello della spesa! Sono tutti aspetti che chiamano in causa la nostra umanità e sollecitano un interrogativo ancora più forte, che richiede una risposta obiettiva: cosa effettivamente ci nutre? Se è vero che siamo quello che mangiamo, cosa possiamo dire di essere? E se “non di solo pane vive l’uomo”, con quali “alimenti” stiamo nutrendo la nostra anima? Sono questi, in sostanza, i punti di riflessione che attraverso le attività e le proposte ludiche coinvolgeranno i partecipanti alla festa in una grande celebrazione dell’uomo, della sua corporeità e di ciò che la alimenta.
E tutto questo nella consapevolezza che l’essere umano non può considerarsi solo anima o spiritualità, e allo stesso tempo non può essere visto unicamente come un corpo, ma è necessariamente da intendere un tutt’uno, un’anima che attraverso il corpo percepisce sensazioni, vive emozioni. Il nutrimento cui si fa riferimento, quindi, comprende tutta la persona intesa come tempio di cui prendersi cura e come anima da far espandere. La nostra è la religione del Dio che ha scelto un corpo, e attraverso questo ha vissuto, ha gioito, ha sofferto, ha sperimentato disagi ed emozioni, ha percepito la sensazione della fame, ha sperimentato la bellezza dello stare insieme attorno a una tavola, ed è significativo che la festa unitaria si svolga proprio alla vigilia della solennità cattolica del Corpus Domini, momento in cui tutta la Chiesa si raccoglie per riflettere intorno al mistero di un Dio che ha assunto un corpo scegliendo proprio questo come strumento di salvezza per l’umanità.
Il cibo allora al centro di una riflessione importante che ci porta a confrontarci anche sull’equa distribuzione della ricchezza alimentare. Se da una parte occorre salvaguardare le specificità che rendono un alimento parte integrante di una regione geografica, di una tradizione culinaria, di un clima; dall’altra è necessario soffermarsi sulla necessità di condividere quanto è dato in abbondanza, perché tutti hanno il medesimo diritto di nutrirsi e crescere in modo sano.
E allora l’appuntamento è per sabato 6 giugno in piazza, nel luogo dove ci si incontra, si scambiano le opinioni, ci si sofferma per un saluto veloce, si sosta per quattro chiacchiere con gli amici di una vita… dove si ha la possibilità di stare tutti insieme in un unico corpo!".
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