Nuovo cartellone di prosa per i teatri di Bari
E' ricca in qualità la nuova stagione di prosa del Comune di Bari organizzata, anche quest'anno, in collaborazione con il TPP (Teatro Pubblico Pugliese). All'incontro con la stampa hanno partecipato il sindaco Antonio Decaro e l'assessore alle Culture e al Turismo Silvio Maselli. Ad illustrare il cartellone completo degli spettacoli, in programma nei teatri Petruzzelli, Abeliano e Kismet, il presidente del TPP Carmelo Grassi e la responsabile della attività teatrali del TPP Giulia Delli Santi.
"Abbiamo voluto aprire questa conferenza stampa mostrandovi alcune immagini dello spettacolo che chiuderà la prossima stagione - ha esordito Silvio Maselli -. Uno spettacolo di straordinaria bellezza, il "Songs of Lear" del Songs of the Goat Theatre che preannuncia la stagione del 2016-17, interamente dedicata a William Shakespeare nel quattrocentesimo anniversario della sua morte. La nostra idea è di dar vita ad un preludio della stagione di prosa nell'estate del 2016 chiamando tutti gli attori e gli autori pugliesi a Bari a confrontarsi con l'opera inarrivabile di Shakespeare.
Quanto alla stagione che presentiamo oggi, vorrei ringraziare il Teatro Pubblico Pugliese con Carmelo Grassi, Sante Levante e Giulia Delli Santi, con i quali ho avuto il piacere di lavorare per definire il cartellone degli spettacoli che si svolgeranno non solo al Petruzzelli, ma anche al Kismet e all'Abeliano - i teatri di Bari che hanno avuto il riconoscimento di TRIC - in attesa del completamento dei lavori di riqualificazione del nostro Piccinni , il cui primo lotto sarà ultimato entro luglio. Il nostro auspicio è che nel 2017 il teatro comunale consacrato alla prosa possa tornare pienamente fruibile.
Abbiamo scelto la strada del decentramento con convinzione, per offrire ad alcuni spettacoli i palcoscenici più consoni ad ospitarli e per aumentare il numero delle repliche. Questa stagione credo si caratterizzi per qualità e quantità, e per il contenimento dei costi.
Vedremo in scena grandi autori e attori di teatro, nel nome del cinema: una parte della stagione è infatti dedicata al cinema, per aprire a nuove fasce di pubblico e offrire spettacoli popolari nel senso più alto del termine.
Per andare incontro alle esigenze del pubblico attiveremo un servizio di navetta per tutte le repliche degli spettacoli decentrati e inaugureremo nuove politiche di abbonamento: tutte le coppie di fatto iscritte all'anagrafe comunale potranno accedere ad una scontistica speciale, mentre saranno attive formule di acquisto, sempre più flessibili, per incontrare i diversi gusti.
Infine vogliamo che la linea grafica e l'identità visiva di questa nuova stagione comunale di prosa siano frutto di una creatività diffusa: per questo lanciamo un contest creativo per la campagna promozionale che mette in palio 2.000 euro per la migliore proposta. Il mio augurio è che un giovane talento barese possa farsi conoscere ideando una campagna bellissima.
Un'ultima annotazione, che ritengo fondamentale: dopo anni per la prima volta il budget destinato alla cultura nel bilancio preventivo vede il segno più, e questo grazie al sindaco e a tutti gli assessori della giunta Decaro che, nonostante i tagli del governo centrale, hanno condiviso la necessità di tornare ad investire in cultura".
Carmelo Grassi, presidente del Teatro Pubblico Pugliese, ha espresso "grande soddisfazione, in quanto quella del 2015-16 è la prima stagione teatrale dell'amministrazione Decaro. Significa una conferma del sodalizio TPP - amministrazione di Bari". Poi ha voluto "sollecitare la conclusione dei lavori di ristrutturazione del Teatro Piccinni in modo da restituire alla città di Bari, e a noi che lavoriamo in questo settore, il massimo contenitore per la prosa, quello che riteniamo la nostra casa". Grassi ha anche voluto salutare l'avvento del Tric (Teatro di rilevante interesse culturale): "ci serviva in Puglia un riconoscimento di questo tipo, uno dei pochissimi dati al sud Italia. È il risultato del lungo lavoro effettuato in tutta la Puglia e Bari negli ultimi anni. Il Tric, la presenza di produzioni pugliesi nel cartellone della stagione di Bari e i dati al botteghino che manifestano un continuo aumento di pubblico sono un risultato inimmaginabile solo fino a quindi anni fa".
"Ci tengo a ringraziare tutti i presenti per aver lavorato a questa stagione che, ferma restando la qualità delle proposte, si caratterizza per la popolarità delle scelte, con registi e attori noti e amati dal grande pubblico - ha commentato il sindaco di Bari Antonio Decaro -. Speriamo tutti di poter tornare presto a godere di questi spettacoli anche nel Teatro Piccinni, che è la casa della prosa della nostra città. Oggi abbiamo chiuso il bilancio preventivo, e mi sembra giusto dirvi che abbiamo incrementato il capitolo destinato alla cultura con 250.000 euro per il TRIC - cui si aggiungeranno le poste della Regione (oltre 400mila euro) e del Ministero (circa 500mila) - e un piccolo capitolo di 50mila euro destinato alla cultura e gestito direttamente dai Municipi, oltre a 100mila euro per le attività del polo delle arti contemporaneo. Cifre non certo esorbitanti, ma significative se si considera che nel bilancio abbiamo dovuto far fronte a 8milioni 400mila euro di tagli. Questo investimento, peraltro, non ha comportato l'aumento delle tasse. Investire in cultura significa continuare a nutrire il cuore e la mente dei baresi perché se è vero, come dice l'assessore Maselli, che Bari deve diventare una città attrattiva, credo che garantire una buona qualità della vita e dell'offerta culturale ai baresi sia il primo passo per poterlo diventare".
Cinema e Shakespeare. Il teatro 2015-16 a Bari giocherà su questi due filoni, percorsi che porteranno a nuovi slanci nell'anno successivo, anticipando e preparando le prossime proposte. Il cinema, che ispira drammaturghi o dal quale il teatro prende spunto. Il cinema che condivide volti e poetiche con lo spettacolo dal vivo. E Shakespeare, presenza costante e universale. Proposta, riproposta, adattata, legame indissolubile tra il testo, il teatro, il cinema, il pubblico. E mentre il 2014 è stato l'anno della nascita del bardo, l'anno prossimo, il 2016, sarà celebrato in tutto il mondo il quattrocentesimo anniversario della sua morte. La stagione teatrale di Bari 2015-16 ne anticiperà il ricordo con due proposte affidate a grandi e autorevoli voci (Carlo Cecchi e i polacchi Songs of the Goat Theatre), dissimili pur complementari tra loro, che comporranno il principio attivo della visione artistica che verrà proposta a Bari nell'anno teatrale 2016-17. Ad ogni modo quest'anno quindici saranno gli spettacoli che verranno presentati sui tre palcoscenici, ognuno con diverse repliche.
Due quelli fuori abbonamento. Lo show di Fiorello, che apre la stagione sabato 10, domenica 11 e lunedì 12 ottobre. Fiorello con "L'ora del rosario", la regia di Giampiero Solari. Rosario Fiorello torna sul palco, in una dimensione teatrale, con un nuovo spettacolo che, come lui stesso ha dichiarato, sarà analogico, fatto di puro intrattenimento. Aneddoti, racconti e gag in perfetto stile Fiorello sono gli ingredienti di questo spettacolo in cui lo showman darà anche ampio spazio alle consuete improvvisazioni. Non mancherà la musica con inediti e duetti di grande spessore.
Le due serate a marzo (sabato 5 e domenica 6) in compagnia di Anna Marchesini, in esclusiva per il sud Italia, con un testo di cui lei è autrice e interprete "Cirino e Marilda non si può fare". Acclamata dai palcoscenici d'Italia, colpita come si sa da artrite reumatoide, Anna Marchesini torna sulle scene dimostrando di non volersi arrendere alla malattia.
Ma quest'anno sarà anche la stagione del ritorno di Toni Servillo, con una lettura di testi dei grandi autori partenopei, da Salvatore Di Giacomo, a Eduardo, a Viviani o Enzo Moscato (da giovedì 21 a domenica 24 gennaio-Teatro Abeliano). Aveva calcato le scene del Petruzzelli il giorno prima della partenza per l'Oscar a La Grande bellezza. Servillo sarà in quel cuore partenopeo della stagione che ospita anche Silvio Orlando, Arturo Cirillo, il debutto nazionale a cura della Luna nel letto-Tra il dire e il fare (L'abito nuovo), e il monologo di Fausto Russo Alesi "Natale in casa Cupiello".
Due prime nazionali made in Puglia (al Teatro Kismet): "Abramo" del Teatro Kismet, e "L'abito nuovo", con la regia di Michelangelo Campanale (La luna del letto - Tra il dire e il fare). Il primo (da giovedì 22 a domenica 25 ottobre) su testo del filosofo Ermanno Bencivenga, la storia di un patriarca raccontata da un autore che si interroga sul senso della fede e sull'idea che l'uomo ha del proprio dio. Con la regia di Teresa Ludovico in scena con Augusto Masiello, Christian Di Domenico, Michele Altamura; il secondo (da giovedì 7 a domenica 10 gennaio) frutto della singolare collaborazione di Eduardo con Luigi Pirandello. Commedia scritta nel 1935, è appartenente al filone della "Cantata dei giorni pari" . Rappresenta un adattamento di una novella di Luigi Pirandello dal titolo omonimo, a cui lo stesso Pirandello collaborò. La prima e unica rappresentazione ebbe luogo a Milano al Teatro Manzoni il 1 aprile 1937, pochi mesi dopo la morte di Pirandello. Per mettere in scena l'opera, la Luna nel Letto ha avuto una corrispondenza con Luca De Filippo che ha ceduto volentieri i diritti. Con Marco Manchisi, Nunzia Antonino, Salvatore Marci e altri otto attori. A proposito di Puglia, in cartellone anche Fibre Parallele con l'ultima produzione fresca di debutto a Castrovillari e Colline torinesi: "La beatitudine", da giovedì 10 a domenica 13 dicembre al Teatro Abeliano.
Ma torniamo alla carrellata delle proposte che sottendono ad una scelta rivolta ad un'unica ispirazione che guida l'intero disegno prosa 2015-16:Il Cinema. Cinema per testi, titoli e talvolta per attori. Da "Qualcuno volò sul nido del cuculo" (al Petruzzelli), spettacolo di Alessandro Gassmann - che non sarà in scena - previsto a novembre (22 e 23, con una terza replica pomeridiana per gli studenti), con dieci attori sul palcoscenico tra cui il protagonista Daniele Russo. Spettacolo dedicato a Manrico Gammarota; a "Chi ha paura di Virginia Woolf", con e la regia di Arturo Cirillo, a "La scuola", con Silvio Orlando, di Domenico Starnone (al Petruzzelli 22 e 23 marzo con terza replica per gli studenti) e la regia di Daniele Luchetti, spettacolo cult antesignano di tutto il filone di ambientazione scolastica tra cui anche la trasposizione cinematografica del 1995 della stessa pièce. Uno dei rari casi in cui il cinema ha accolto un successo teatrale e non viceversa. Il ritorno di Alessio Boni con Marcello Prayer. "I duellanti", di Joseph Conrad, nell'adattamento di Francesco Niccolini e la regia di Alessio Boni e Roberto Aldorasi (da giovedì 31 marzo a domenica 3 aprile al teatro Abeliano). Al Petruzzelli sancisce il momento principe di ogni stagione. Parliamo dell'ora di Shakespeare, in questo caso ecco "La dodicesima notte", giovedì 4 e venerdì 5 febbraio con Carlo Cecchi, che ne cura anche la regia, e le musiche di Nicola Piovani.
Di grande intensità e potenza l'assolo di Fausto Russo Alesi "Natale in casa Cupiello". Una produzione Piccolo Teatro di Milano. Una scommessa vinta da tempo dal bravo attore (Premio Ubu 2012 come miglior attore non protagonista per il ruolo di Slift in Santa Giovanna dei Macelli di B. Brecht Regia Luca Ronconi e Ubu in precedenza, nel 2002, come miglior giovane attore) che qui interpreta camaleonticamente tutti i personaggi di Eduardo. Da venerdì 13 a lunedì 16 novembre al Teatro Abeliano.
Altra proposta è al Kismet, Renato Carpentieri: "I giocatori", di Pau Mirò, da giovedì 18 a domenica 21 febbraio. Enrico Ianniello mette in scena il nuovo testo di Pau Mirò, trentanovenne autore di Barcellona. "Els Jugadors, Jucatùre, I giocatori" premio Butaca 2012 come miglior testo in lingua catalana e premio Ubu 2013 come miglior novità straniera.
Finale di stagione affidato all'analisi di un momento storico molto vicino ai nostri tempi: Umberto Orsini e Massimo Popolizio (quest'ultimo anche alla regia), "Il prezzo (The price)", nella traduzione di Masolino D'Amico, lunedì 11 e martedì 12 aprile al Petruzzelli. Il testo di Arthur Miller fotografa con spietata lucidità e amara compassione le conseguenze della devastante crisi economica avvenuta negli Stati Uniti nel ‘29.
E in esclusiva nazionale sabato 23 e domenica 24 aprile "Songs of Lear", del polacco Grzegorz Bral. Il nuovo movimento di teatro d'avanguardia in Polonia con uno spettacolo mozzafiato mai rappresentato in Italia, innovativo, di quelli che fanno la storia; esercizi vocali, tecniche di recitazione, esplorazione della musicalità nella poesia di Shakespeare. Unico gruppo al mondo, forse, a decifrare così bene la poesia di Shakespare in musica.
Canzoni di Lear è un drammatico ciclo di canzoni non lineare ispirato al mondo delle energie sottili e ritmi che regolano la tragedia di Shakespeare. La musica diventa personaggio, relazioni ed eventi. Songs of Lear è stato presentato in anteprima internazionale al Fringe Festival di Edimburgo del 2012, ricevendo tre premi prestigiosi. Pubblico commosso, in standing ovation ogni volta che lo spettacolo viene proposto.
- Dettagli