I numeri del Festival delle donne: eventi. 9 seminari, 8 proiezioni, 4 spettacoli, 1 mostra, 3 laboratori, 60 ospiti
Presentata questa mattina in Presidenza la sesta edizione del “festival delle donne e dei saperi di genere” che per oltre 20 giorni (dal 20 marzo al 21 aprile) attraverserà l’intera città di Bari, con una trasferta a Matera il 21 marzo, ed un programma ricchissimo di eventi. 9 seminari, 8 proiezioni, 4 spettacoli, 1 mostra, 3 laboratori, 60 ospiti. Un festival unico in Italia nel suo genere per la contaminazione tra i saperi e per la capacità di costruire un ‘un altro sapere’ basato sulla multidisciplinarietà. Fotografia, danza, filosofia, cinema, scrittura e teatro mescolati insieme in seminari, riflessioni, spettacoli e laboratori.
Hanno presentato il festival in conferenza stampa, Aldo Patruno, direttore del Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia, Titti De Simone, Consigliera politica del Presidente per l'attuazione del Programma, Francesca Romana Recchia Luciani, ideatrice e direttrice del Festival delle Donne e dei Saperi di Genere Maurizio Sciarra e Giandomenico Vaccari, presidente e vice presidente di Apulia Fulm Commission, Giulia Delli Santi, Teatro pubblico pugliese e Rosa Gallelli, Coordinatrice del CISCuG Centro Interdipartimentale di Studi sulla Cultura di Genere di UniBA.
Per Aldo Patruno “con questo festival è stato amore a prima vista sin dallo scorso anno”.
“E’ una iniziativa difficile nel suo impianto e nella sua ispirazione – ha detto Patruno - ma è un bene confrontarsi con la complessità. E’ importante che su certi temi si aprano i dibattiti e che in questi si sviluppino poi le contaminazioni. Questa cooperazione tra le università, le nostre partecipate, Apulia Film Commission e Teatro Pubblico pugliese, e lo stesso Dipartimento Turismo ed economia della Cultura della Regione, mette insieme pezzi del sistema culturale ma anche temi e riflessioni differenti. La trasferta a Matera poi significa creare una connessione con questa città, significa costruire un ponte, avviare una collaborazione reale che si realizza su un asse importante che è quella della cultura e dei saperi di genere. Mi auguro – ha concluso Patruno - che questo festival, anche con la programmazione e il finanziamento triennale che da quest’anno riusciamo a garantire premiando la qualità e l’ispirazione dei progetti, riesca ad evolversi ulteriormente e a crescere ancora di più perché questa terra ha enorme bisogno di dibattiti e riflessioni”.
“Il festival delle donne e dei saperi di genere è un festival vivo e pieno di passione – ha detto Titti De Simone – essere arrivati alla sesta edizione con grande impegno e con un lavoro di contaminazione tra i linguaggi diffuso, capillare e costante, significa già aver raggiunto un obiettivo importante. Ma dobbiamo proseguire, dobbiamo andare ancora più avanti. Non esiste in Italia un’esperienza come questa, un’esperienza che rientra perfettamente nell’attuazione del programma di governo della Regione Puglia. E’ importante per la Regione investire su questo festival interdisciplinare che connette diversi mondi. Una diversità rappresentata dalle arti. Vorrei quindi ribadire – ha concluso la De Simone – l’impegno convinto della Regione su questo festival e vorrei ringraziare, anche a nome del presidente Emiliano, chi con impegno civile da sei anni contribuisce a fare grande il mezzogiorno”.
Per Maurizio Sciarra e Giandomenico Vaccari “le sedi di Apulia Film Commission sono sempre più aperte ai territori, accogliendo favorevolmente tutti i progetti che hanno come obiettivo la conoscenza”.
“Nel segno delle rivoluzioni” è il tema di questa edizione 2017 del Festival delle Donne e dei Saperi di Genere organizzato dal CISCuG Centro Interdipartimentale di Studi sulla Cultura di Genere e dal DISUM Dipartimento di Studi Umanistici di UniBA, con il sostegno di Assessorato all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia, della Fondazione Apulia Film Commission e del Teatro Pubblico Pugliese.
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