Prima celebrazione eucaristica da arcivescovo di Bari-Bitonto per Satriano che succede da Cacucci
Oggi c'è stato l'insediamento del nuovo arcivescovo della diocesi Bari-Bitonto. Mons. Giuseppe Satriano, brindisino, 60 anni, succede a Francesco Cacucci che ha guidato l'arcidiocesi per 21 anni. Nel pomeriggio c'è stata nella cattedrale di Bari, nel rispetto delle misure di sicurezza anticovid, la prima celebrazione eucaristica del nuovo arcivescovo dinanzi anche al clero e ai fedeli giunti dalla sua precedente diocesi, quella calabrese di Rossano-Cariati. Nella mattinata ha incontrato i giornalisti per illustrare gli aspetti salienti del suo nuovo cammino pastorale. "Di certo non sarò un vescovo social" ha detto mons. Satriano. Lui, figlio di un medico anestetista-rianimatore e di una madre casalinga, ammette di non conoscere a sufficienza il funzionamento delle nuove applicazioni tecnologiche. Preferisce, al momento, l'approccio relazionale tradizionale: parlare a cuore aperto guardandosi negli occhi. Il riferimento indiretto è all'incontro avuto con il Papa: "è stato illuminante - dice mons. Satriano. Non mi ha dato un'agenda ma mi ha detto di essere me stesso. Sono uscito da quell'incontro con le ali ai piedi. Il dialogo con il Santo Padre è stato fortemente responsabilizzante, non mi sono sentito alla pari ma mi sono sentito accolto, letto e valorizzato per quello che sono".
Poi con i giornalisti è stato inevitabile parlare della pandemia. «In questo periodo storico molto difficile caratterizzato dalla pandemia da Coronavirus - ha detto il nuovo arcivescovo di Bari-Bitonto - c'è un desiderio da parte dei parroci di cercare di essere vicini alle persone, a tutto campo. Si è messa in moto la carità e la vicinanza pastorale. Oggi più che mai è importante un atteggiamento meno enfatico, e soprattutto più reale nel cammino di fede. Un cammino che va vissuto in semplicità, ma non in modo semplicistico».
Famiglia e società gli altri due argomenti trattati: "elemento fondamentale della nostra società sono i giovani e la relazione familiare- ha affermato mons. Satriano. Come realtà ecclesiale dobbiamo imparare a parlare con i giovani e non dei giovani. Inoltre, dobbiamo ricordarci che per conoscere bisogna capire, ma per capire bisogna ascoltare. I giovani sono un potenziale esplosivo e rivoluzionario, ma è necessario dare loro l'opportunità di mettersi in gioco, e ricordarci che il ruolo dell'adulto è quello di accompagnare".
Infine il riferimento alla città metropolitana pugliese. "Oggi Bari - ha detto l'arcivescovo - vive un rinascimento, bloccato da questo Covid, preparato nel tempo da più protagonisti, tra cui la chiesa e sicuramente assume nel quadro del Mezzogiorno d'Italia un ruolo significativo".
Semplici ma significative le parole utilizzate da mons. Cacucci nel donare il pastorale al neo arcivescovo: «Il tuo ingresso oggi in diocesi è da sempre nel pensiero e nel cuore di Dio – sono state invece le parole di monsignor Cacucci - il suo gregge oggi è affidato a te. La consegna del pastorale non segna un semplice avvicendamento ma ti collega a Cristo e agli apostoli. Il pastorale che ti consegno raccoglie la ricchezza di grazia che si sprigiona dalla preghiera e santità del nostro popolo».
Tra i tanti messaggi di auguri al nuovo arcivescovo c'è anche quello del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio: «Accogliamo il nuovo Pastore della Chiesa di Bari e Bitonto con sentimenti di gioia, speranza e fiducia – ha affermato il sindaco Abaticchio. L'augurio di benvenuto più sincero che mi sento di porgere a S.E. Monsignor Giuseppe Satriano, a nome di tutta la comunità bitontina, è quello di poter camminare insieme, per affrontare questo tempo di grande difficoltà sociale ed economica mettendo al centro della nostra azione l'importanza delle relazioni e della condivisione e riscoprire così il senso più autentico della coesione sociale e della collaborazione. Siamo certi che Monsignor Satriano saprà sostenerci senza riserve nel nostro quotidiano impegno per il dialogo. È tempo, infatti, di superare ogni forma di pregiudizio, esaltando il valore dell'alterità, perché, come ha ben sottolineato oggi nella sua prima omelia, solo se sapremo essere uniti nella diversità saremo capaci di non lasciare indietro nessuno».
Di seguito le tappe salienti che hanno portato mons. Giuseppe Satriano alla guida dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto che comprende anche i comuni di Adelfia, Binetto, Bitetto, Bitritto, Capurso, Casamassima, Cassano delle Murge, Cellamare, Gioia del Colle, Grumo Appula, Modugno, Mola di Bari, Noicattaro, Palo del Colle, Sammichele di Bari, Sannicandro di Bari, Toritto, Triggiano e Valenzano. Il 28 settembre 1985 viene ordinato Presbitero per l’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni. Nel 2006 si iscrive all’Istituto “Regina Apostolorum” di Roma, dove consegue la Licenza in Bioetica. Ha svolto i seguenti incarichi: dal 1984 al 1993 è stato Educatore e poi Padre Spirituale nel Seminario diocesano di Ostuni, con la responsabilità di seguire il Gruppo di Orientamento Vocazionale. Dal 1985 al 1997 è stato Insegnante di Religione ad Ostuni presso la Scuola Media Statale “S. Giovanni Bosco” e poi al Liceo Scientifico Statale “L. Pepe” ad Ostuni e al Liceo Classico Statale “Calamo” ad Ostuni. Dal 1993 al 1997 è stato Vicario Parrocchiale della parrocchia Maria SS. Annunziata di Ostuni. Dal 1997 al 2000 Sacerdote “fidei donum” in Kenya-Marsabit, come Parroco Dal 2001 al 2003 Rettore del Seminario diocesano Dal 1985 Canonico Mansionario del Capitolo Cattedrale di Ostuni e dal 1991 Canonico del Capitolo Cattedrale. Dal 2003 viene chiamato a servire la Chiesa diocesana come Vicario Generale con i seguenti altri incarichi: Vicario Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata; Cappellano del Villaggio Turistico “Rosa Marina” di Ostuni. Dal 2003 al 2012 Assistente delle Missionarie della Regalità. Dal 2002 Responsabile della formazione dei sacerdoti giovani sino al 2013. Dal 1984 Don Giuseppe ha accompagnato le varie realtà umane presenti all’interno de “La Nostra Famiglia”, Istituto presente nel territorio di Brindisi e Ostuni, seguendo ragazzi disabili e genitori, Giovani volontari e altri gruppi legati alla spiritualità del Beato Luigi Monza, fondatore di questa realtà benemerita. Delegato del Consiglio Affari Economici della Diocesi. Dal 2013, Parroco-Arciprete della Chiesa Madre di Mesagne. Il 15 Luglio 2014 è eletto Arcivescovo di Rossano-Cariati; ordinato Vescovo il 3 Ottobre 2014. Il 26 ottobre 2014 inizia il ministero episcopale nell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati. Il 29 ottobre è nominato Arcivescovo di Bari-Bitonto e Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati. L'insiediamento in questa arcidiocesi è avvenuto oggi, 25 gennaio 2021. (Rezarta Tahiraj)
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