In visita nella Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) di Brindisi
Educare alla solidarietà. Anche questo fanno a Brindisi nella scuola cattolica paritaria S. Antonio di Padova. Gli eventi bellici purtroppo ancora in corso in troppe zone del mondo e le altre emergenze umanitarie devono interrogare le coscienze non solo sulle loro cause ma anche su come vengono gestiti gli aiuti. E' interessante sapere che a Brindisi, quest'ultimo aspetto è stato approfondito dalla suola primaria gestita dalle Congregazione delle suore oblate di S. Antonia di Padova. Tre loro classi sono state accolte in visita nella Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) di Brindisi, gestita dall’agenzia ONU World Food Programme (WFP). È stata l’occasione per capire di più l’importanza dello stoccaggio e la gestione dei beni di prima necessità finalizzati ad affrontare le emergenze umanitarie.
Ad accompagnare le classi di terza, quarta e quinta elementare dell’Istituto comprensivo Scuola S. Antonio di Padova, che è ubicato al quartiere Casale di Brindisi (via A. Locatelli 8 – tel. 0831.413746), sono stati i rispettivi docenti, le rappresentanti di classe, la dirigente scolastica Sr Mary Thomas Elenjikal e l’economa Sr. Sani Elizabeth.
Come è noto a guidare questa Congregazione di religiose, presenti anche in India e in Africa, è Sr Bertilla (Anna Fumarola) che è la madre superiora generale della congregazione. Una targa ricordo di questa visita scolastica è stata donata, a nome della scuola cattolica brindisina, ad Antonio Avella, manager di WFP-UNHRD Brindisi, riportando una frase proprio di Sr Berlilla: “grati per aver contribuito a sensibilizzare gli alunni delle nostre scuole al tema del trasferimento degli aiuti umanitari nel mondo”.
Situata in una sezione nell’ex base USAF San Vito dei Normanni, la base UNHRD di Brindisi è divenuta operativa nell’aeroporto militare della città nel giugno del 2000, grazie ad un’iniziativa lungimirante del Governo italiano che da allora ne finanzia ogni anno i costi di gestione. A seguito dello Tsunami del 2004, del terremoto del Pakistan del 2005 e di altre gravi crisi in quegli stessi anni, il WFP ha istituito, sul “modello Brindisi”, altre quattro basi in regioni strategiche del mondo: Ghana, Emirati Arabi Uniti, Malesia e Panama.
La rete di basi UNHRD opera come una piattaforma di servizi alla comunità umanitaria, tra cui agenzie ONU, organizzazioni non-governative ed enti governativi ed intergovernativi, per la preparazione e la risposta alle emergenze umanitarie. Nel 2023, la base di Brindisi, grazie alla sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo, ha supportato la risposta ai conflitti a Gaza e in Somalia, ai terremoti in Turchia, Siria e Afghanistan, alle alluvioni in Libia e alla crisi regionale del Sudan.
A partire dal 2007, UNHRD Brindisi ha raggiunto un ruolo di eccellenza nel settore dei corsi di formazione e delle simulazioni d’emergenza grazie al contesto naturale e alle infrastrutture che offrono un’ambientazione particolarmente adatta a ricostruire scenari di crisi. A rendere ancora più realistiche queste simulazioni ci sono anche gli enti locali, civili, militari e di volontariato, che prendono parte alle simulazioni riproducendo il loro lavoro o ricoprendo ruoli che contribuiscono a ricreare tutti i complessi aspetti di un’emergenza umanitaria. Nel 2023, la base ha ospitato 14 eventi tra corsi e simulazioni che hanno interessato circa 700 operatori umanitari.
Gli alunni della scuola parificata S. Antonio di Padova hanno visitato un’area espositiva che illustra l’evoluzione storica di UNHRD: da Brindisi alla creazione della rete globale e il magazzino principale dove gli alunni hanno appreso e constatato quali sono gli aiuti e le attrezzature più importanti per supportare le popolazioni colpite da un’emergenza umanitaria.
Nel corso della visita sono inoltre stati illustrati alcuni progetti dell’unità di ricerca e sviluppo, UNHRD Lab, tra cui la “Cradle tent”, un progetto che abbraccia il concetto di upcycling in cui la l’imballaggio in legno di una tenda familiare, una volta che questa è installata, si trasforma in una culla per neonati. Nella visita di istruzione si è parlato anche di “dignità, libertà e giustizia per tutti” perché è apparso chiaro come la distribuzione degli aiuti umanitari siano indispensabili non solo per la sopravvivenza delle persone in aree di crisi ma anche per garantire a quelle stesse persone la fondamentale dignità umana.
Nella foto la madre superiora generale della Congregazione suore oblate di S. Antonio di Padova, Sr. Bertilla (Anna) Fumarola.
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