Ergo Sum: cibo e letteratura nel Leccese, a Cavallino
In linea con il tema di EXPO 2015, dedicato al cibo e alla nutrizione del Pianeta, il Festival ERGO SUM , alla VII ed., intende, attraverso il contributo degli ospiti, analizzare gli aspetti socio culturali e antropologichi, nonché il legame semantico tra cibo e letteratura. Perché se è vero che buona parte della letteratura classica e contemporanea è dedicata o ispirata al cibo, è pur vero che la letteratura e la cultura tout court sono cibo per la mente. Tante le novità per l’edizione in programma dal 21 al 23 novembre, anteprima il 18 novembre.
Un programma ricco di appuntamenti con cui il Comune di Cavallino, riconferma, anche attraverso l’organizzazione del Festival , la sua vocazione e il suo impegno come città d’arte e di cultura.
Nuovo per il territorio è il binomio cibo – letteratura, nuovo è il soggetto che coordina le attività, la neonata Associazione Culturale ERGO SUM, nuove le collaborazioni al Festival da parte di istituzioni ed aziende nazionali, come Eataly, L’ass. Libera Terra, del Puglia, l’ass. Le Donne del Vino, del Puglia, etc.., nuove le location occupate da Festival che coinvolgerà il rione di Castromediano, facendo tappa nella sede appena restaurata dell’Ex Campo Bisanti, nuovo il programma di appuntamenti mattutini dedicati alle scuole.
Assolutamente nuova è l’idea di “contaminare” le presentazioni con approfondimenti sul cibo e sulle identità dei luoghi secondo il progetto del direttore artistico del Festival Alessandra Pizzi, che si sofferma su come “In ambiti quali letteratura e gastronomia lo spazio mediano, inteso come lo spazio in cui oggetti entrano in dialogo, è straordinariamente fluido, sicché i due settori quello della lettura e quello della nutrizione pare si influenzino vicendevolmente, mutuando l’uno dall’altro modalità espressive e intenti comunicativi, rendendosi, insieme, veicoli di cultura e identità. Sicché se lettura e cultura tout court sono il nutrimento della mente, il cibo e la cucina finiscono spesso per essere utilizzati come grandi metafore dell’esistenza”.
Un rapporto osmotico, quindi lega il cibo alla letteratura e in cui questa e l’alimentazione finiscono per completarsi vicendevolmente per partecipare congiuntamente ad un processo di crescita sociale, perché se leggere è il primo passo verso l’accrescimento culturale, nutrirsi bene è un fatto culturale, il paradigma di una società che intende evolversi a partire dal rispetto della vita, della salute e dell’ambiente.
Continua Alessandra Pizzi “ Nell’era della post-globalizzazione il cibo diventa fattore d’identità e campo indiscusso in cui si sperimenta l’universalità e l’onnipotenza del messaggio. Ne sono prova “l’esercito” di chef, food blogger, pasticcieri, assunti al rango di opinion leader e dotati di inconfutabilità di pensiero. Un fenomeno in forte ascesa (a giudicare dal successo di programmi televisivi e dalla vendita dei libri di cucina) che trova le sue matrici nell’esigenza della collettività di riconoscersi intorno al cibo che diventa quindi linguaggio, codice convenzionale”.
Il festival presenta tre macro aree:
LETTERATURA- CIBO PER LA MENTE
• Ospita gli autori del panorama nazionale ed internazionale
CIBO – NUTRIMENTO DELLA VITA
• Ospita i blogger, gli chef, i giornalisti del mondo del food
INTERSCAMBI. NUTRIRSI DI CIBO E DI PAROLE
• Ospita i progetti speciali dedicati agli studenti.
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