Apulia Film Commission, le multe da pagare all'Inps e le polemiche politiche
“L’Inps ha fatto le pulci all’Apulia Film Commission, trovando numerose e gravi irregolarità. Per questo, ho depositato un’interrogazione consiliare, visto che le sanzioni inflitte dall’istituto previdenziale saranno pagate con i soldi dei cittadini pugliesi”. Lo dichiara il Consigliere regionale di Forza Italia, Giandiego Gatta.
“In particolare - aggiunge - si tratta di irregolarità sulla gestione del personale ed i contratti stipulati dall’agenzia regionale. Nell’anno 2013, per incarichi e consulenze, sono stati spesi 507.825 mila euro; mentre nel 2014 le spese per queste voci ammontano a 411.321 mila euro. Ma andiamo avanti. Il Consiglio di Amministrazione dell’Apulia Film Commission, presieduto da Antonella Gaeta, è decaduto il 28 gennaio 2015. Dopo cinque giorni, prima dell’elezione del nuovo CdA e con un nuovo dipendente che ricopre le funzioni di direttore ad interim, in sostituzione dell’ex direttore SilvioMaselli, sono stati pubblicati due bandi di concorso, omettendo di inserirli, in spregio ai principi di pubblicità e trasparenza, nella pagina principale del sito, così come imposto dalla legge. Questi due bandi riguardano due posti: una figura di film fund manager, per quello stesso ufficio per il quale il direttore ad interim è responsabile; e un’altra figura per il Cineporto di Lecce, sebbene i Cineporti in Puglia siano tre (Bari, Foggia e Lecce). Inoltre, dal 2009 al 2014 l’AFC si è dotata di una pianta organica non accompagnata da un regolare piano di assunzioni. Nello stesso arco di tempo, l’agenzia ha evaso tre concorsi, contribuendo a creare sacche di precariato che, poi, “qualcuno” dice di voler tutelare.
È necessario, orbene, fare chiarezza per salvaguardare l’immagine dell’operato della Regione Puglia da facili illazioni su un’intollerabile gestione privatistica della cosa pubblica, connotata da conflitti di interessi, assegnazione inopportuna di nomine e contributi, concorsi di dubbia trasparenza ed uso improprio dei contratti.
Nella mia interrogazione, chiedo alla Giunta di riferire i dettagli dell’accertamento dell’Inps, rendendo pubblici i verbali dell’Istituto, e gli importi da pagare per le sanzioni inflitte. Senza contare che sarebbe opportuno, da parte del governo pugliese - conclude Gatta - mettere in atto azioni di rivalsa nei confronti dei responsabili: non possono essere sempre i cittadini a pagare ancor più considerando che dietro la crescita del numero dei film girati in Puglia, l’AFC ha abusato a piene mani di contratti impropri ed oggi arriva anche l’Inps a certificarlo”.
L’Assessore Silvia Godelli, con riferimento all’interrogazione del consigliere regionale Giandiego Gatta su Apulia Film Commission, precisa quanto segue:
- le irregolarità segnalate dal verbale dell’INPS, relative al periodo febbraio 2009 – gennaio 2014 e ad un’ispezione conclusa a marzo 2014, si riferiscono a piccole variazioni, trasferimenti e riqualificazioni della contribuzione di lavoratori che operano a diverso titolo presso AFC; si tratta di mere e circoscritte irregolarità amministrative i cui verbali sono agli atti della Fondazione AFC;
- la spesa per incarichi e consulenze si riferisce ai costi per le consulenze utilizzate dalla Fondazione AFC per garantire l’implementazione dei numerosi progetti gestiti dalla Fondazione, in particolare di quelli a titolarità regionale su fondi europei;
- i due bandi di concorso a cui si riferisce il consigliere Gatta sono stati deliberati dal CdA il 28 gennaio quale mera attuazione delle decisioni dallo stesso già assunte nella riunione del 12 dicembre 2014, data in cui il CdA aveva deliberato sul nuovo modello organizzativo della Fondazione. Nella suddetta riunione del 12 dicembre era stata infatti definita con precisione la organizzazione degli uffici di AFC, tra cui quello di nuova costituzione per il Film Funding, con i relativi fabbisogni di personale. Nella stessa seduta del 12 dicembre si era deciso di procedere alla copertura delle posizioni disponibili sulla base delle priorità organizzative e della disponibilità finanziaria della Fondazione.
- I bandi di concorso sono consultabili nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito web della Fondazione AFC, nella sezione “Lavora con noi” del sito web della Fondazione AFC e sul portale della Regione Puglia “URP Comunica”. E’altresì prevista una uscita su un quotidiano nazionale;
- l’operato della Fondazione risponde ai princìpi stabiliti dal Modello di organizzazione gestione e controllo della AFC, ai sensi delle prescrizioni del Decreto legislativo 8 giugno 2001 N. 231, oltre che di altre disposizioni generali indicate anch’esse nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito web della Fondazione AFC.
“L’assessore Godelli ha prontamente replicato alla mia interrogazione sulle sanzioni inflitte dall’Inps all’Apulia Film Commission. Tuttavia, avevo posto dei quesiti molto semplici ma precisi, ai quali non ho avuto risposta nonostante i cittadini meritino di conoscere la verità e, soprattutto, di sapere quali azioni di rivalsa verso i responsabili la Giunta intenda adottare. Aspetterò fiducioso una replica finalmente esaustiva”.
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Giandiego Gatta.
“L’assessore Godelli – aggiunge - omette di quantificare le pur ammesse sanzioni dell’istituto previdenziale, che verranno pagate con i soldi dei pugliesi, descrivendo un percorso abbastanza contorto per bandire i concorsi in oggetto. Non vi è alcun richiamo sulla cosiddetta ‘priorità organizzativa’, così come nulla ci ha detto l’assessore sulla precarietà nei rapporti di lavoro dell’agenzia con i contratti impropri. Mi preme precisare, inoltre, che l’art. 18 della L.R. sulla trasparenza recita che: “Il link di apertura della sezione concorsi e avvisi di selezione deve essere inserito nella prima pagina dei siti internet e deve essere ben visibile e riconoscibile”. È del tutto evidente che, nel caso in esame, questa previsione non sia stata rispettata, non garantendo il rapido accesso alle informazioni. Mi auguro –conclude Gatta- che l’assessore vorrà fornire una spiegazione puntuale dei costi e delle conseguenze che i pugliesi saranno chiamati ad affrontare a causa di una politica tutt’altro che oculata e trasparente nella gestione dell’Apulia Film Commission”.
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