Xylella fastidiosa: contagiati 23mila ettari di olivi in Puglia
Da 8.000 a 23.000 ettari. Il contagio della Xylella fastidiosa si diffonde velocemente tra gli ulivi pugliesi. Sono cifre che fanno paura e a fornire il quadro del disastro è il presidente della sezione leccese della Confederazione italiana agricoltura (Cia), Giulio Sparascio. La Commissione europea ha ordinato pochi giorni fa di sradicare e distruggere al fuoco tutte le piante infette. «Il problema si sta affrontando con un’eccesiva lentezza a partire dalla Regione che ha fornito delle linee guida cui attenersi, anche se nessuno verifica che ciò accada, per finire ai sindaci e alle nostre comunità. Non serve ergersi a scienziati per capire che si deve fare squadra, che è necessario un tavolo coordinato, magari dal prefetto, per affrontare una situazione complessa, grave. Stavolta si deve riuscire a parlare una sola lingua. La Giunta regionale si muova alzi l’asticella dell’allarme prima che il contagio si estenda ancora».
L'assessore regionale all'agricoltura Fabrizio Nardoni interviene evidenziato che la Regione ottene dal Ministero per le Politiche agricole “la promessa di un intervento di circa 5milioni di euro e la costituzione di un Comitato Scientifico Nazionale che avrebbe dovuto approfondire insieme ai nostri esperti l’individuazione del vettore e gli approcci di carattere preventivo. Ad oggi il Ministro Martina sembra ancora non essersi reso conto, invece, del dramma che sta vivendo la Puglia e del rischio che corre tutta l’Italia, osservata speciale da parte dell’Europa per il pericolo di propagazione di un batterio che non lascia scampo. Questo atteggiamento – conclude Nardoni – è grave e denota il disinteresse del Ministro ad affrontare con tempestività e strumenti adeguati un allarme che proviene dal Sud e da un comparto produttivo di eccellenza che andrebbe difeso e tutelato.
- Dettagli