Xylella: le proposte di Vendola e ministro Martina
Al momento non esiste una cura per le piante attaccate dal killer che arriva dal Costa Rica. A rischio è l'intera zona degli olivi pugliesi.
"L'embargo della Francia su 102 specie vegetali a rischio Xylella rappresenta una minaccia reale per l'economia pugliese e, più in generale, per l'immagine dell'agricoltura italiana". E' quanto afferma il presidente della Cia (Confederazione italiana agricoltori) Dino Scanavino, commentando il decreto del ministero dell'Agricoltura francese già pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.
Il ministro dell'agricoltura italiano Martina è venuto in Puglia ed è stato anche contestato da alcuni olivicoltori. In sostanza ha criticato le decisioni francesi che penalizzano le esportazioni pugliesi. Il ministro ha fatto sapere che il governo sta lavorando per preparare una misura ad hoc per fronteggiare il batterio e i danni economici procurati dall'infezione degli alberi ed intanto ribadisce le buone norme agricole: l’invito a tenere curati e arati i campi. E’ questa l’azione immediata, ritenuta vincente per fermare la xylella fastidiosa.
Il ministro Martina è stato accompagnato nella visita in Puglia dal presidente della Regione Vendola. Ecco cosa hanno detto nell'incontro con i giornalisti e il commissario per l'emergenza Xylella, Silletti.
“Credo che la Puglia debba comprendere che c’è bisogno di unità in questa battaglia, che c’è bisogno di affrontare una sfida inedita in Europa. E’ la prima volta che in Europa si manifesta, con tali dimensioni, questo tipo di malattia delle piante. Noi tutti siamo impegnati a difendere gli ulivi dalla xilella fastidiosa. Abbiamo la necessità dunque di non dividerci pretestuosamente fra gli amanti degli ulivi e i nemici degli ulivi”.
Così il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola durante la conferenza stampa svoltasi ieri pomeriggio al termine dell’incontro operativo sulla Xylella fastidiosa con il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari Fabrizio Nardoni, il commissario delegato per l'emergenza Xilella Giuseppe Silletti, il delegato della Protezione civile nazionale, Silvano Meroi e la coordinatrice del Comitato tecnico scientifico nazionale, Marina Barba.
“Voglio fare un appello al mondo agricolo, ai proprietari fondiari – ha aggiunto Vendola - fate le pratiche agronomiche, fate le pratiche normali di aratura, di pulizia dei campi. C’è bisogno oggi, con l'aratura, di provare a bonificare quei territori. E’ un impegno assoluto. Faccio anche un appello ai sindaci, alle associazioni ambientaliste, affinchè tutti si sentano sentinelle del proprio territorio. Chi non ara il terreno rischia di dare un contributo alla diffusione del batterio”.
Il presidente Vendola ha poi sottolineato la necessità di “essere tutti uniti” perché c’è una doppia partita da giocare. Qui c’è la partita contro la Xylella e poi c’è la partita che occorre giocare in Europa, a Bruxelles.
“L’Europa – ha aggiunto Vendola - non può essere solo un gendarme che ci manda sanzioni e avvertimenti. L’Europa dovrebbe anche riflettere sul fatto che le frontiere di tutto i continente sono vulnerabili, se è vero che questo batterio patogeno da quarantena è arrivato dalla Costarica. E poi ancora, gli agricoltori non sono colpevoli della xilella, gli agricoltori sono le vittime della xilella e l’Europa dovrebbe anche immaginare che c’è un problema di attività economiche piegate e quindi c’è un problema gigantesco di ristoro. L’impegno della Regione Puglia con il governo nazionale - ha concluso il Presidente - è poter aprire questo negoziato con Bruxelles, ma per rendere il nostro negoziato forte e credibile e per poter difendere gli interessi della Puglia, occorre poter procedere alle pratiche agronomiche in tutte le campagne del Salento altrimenti noi rischieremo di non avere voce e la guerra commerciale che abbiamo visto in questi giorni, si diffonderà”. (Cosima Miacola)
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