Agricoltura. La Commissione Europea boccia il PSR
“Dopo che la Commissione Europea ha sonoramente bocciato il PSR presentato dalla precedente giunta della Regione Puglia, richiedendo una serie di modifiche e mettendo in evidenza l’approssimazione con cui è stato realizzato, si prepara un'altra batosta per il comparto agroalimentare - settore un tempo trainante dell'intera economia pugliese - già alle prese con un lungo elenco di gravi problematiche. I ritardi che conseguiranno saranno mostruosi, pari alla enorme entità dei fondi. Parliamo di oltre 1 miliardo di euro per i prossimi 7 anni."Questo è quanto dichiara il consigliere regionale di Ap-Ncd-Movimento Schittulli Gianni Stea. "Ora bisognerà riscrivere il piano e ci vorranno altri sei mesi che si traducono in un ritardo nell’erogazione dei fondi e nella difficoltà di utilizzare tutte le risorse nei tempi previsti. Ed è inaccettabile che tra i rilievi fatti dalla commissione europea ci siano alcuni sulla non chiarezza e la non coerenza del Psr che oltretutto conterrebbe tabelle illeggibili, errori e persino riferimenti di legge non corretti. Osservazioni pesanti, forse mai così puntuali e corpose nella storia delle programmazioni agricole regionali. Né possono assolutamente essere di conforto le giustificazioni al tempo – e in piena campagna elettorale - avanzate dall'ex assessore Nardoni.
A questo punto, al presidente della Regione Michele Emiliano chiediamo con urgenza un incontro, assicurando la nostra disponibilità ad affrontare sistematicamente le principali, e tante, emergenze del comparto agroalimentare. Ad Emiliano ricordiamo che l'Agricoltura è tra i primi punti che abbiamo rilevato tra le criticità lasciate in eredità del precedente governo regionale, ed è materia che richiede un immediato cambio di rotta. Cominciando dalla nomina di un assessore al ramo che sia scelto non con i soliti metodi politici, ma esclusivamente in base alla reale capacità nell'affrontare le problematiche.
Al presidente Emiliano noi di Ap-Movimento Schittulli, abbiamo assicurato una opposizione costruttiva che valuti di volta in volta i singoli provvedimenti. Non ci deluda proprio sull'agroalimentare: imprenditori, lavoratori, intere comunità dal Gargano al Salento, passando per il Barese, non possono più attendere”.
- Dettagli