In crescita gli acquisti di macchine agricole: i dati in Agrilevante
Presentata a Bari, ad Agrilevante, un’indagine di Nomisma/FederUnacoma sul mercato dei trattori e delle macchine operatrici nei Paesi del bacino mediterraneo. Le importazioni di macchinario agricolo risultano in netta crescita nel 2014 e nella prima metà del 2015. L’industria italiana protagonista con consistenti quote di mercato in vari Paesi, ma un peso crescente assumono nell’area anche le importazioni da Paesi emergenti come la Cina e l’India.
L’economia agricola e il mercato dei trattori e delle macchine per le operazioni colturali sono in pieno rilancio nell’area mediterranea. Dopo la fase recessiva iniziata nel 2008 con la crisi economica internazionale, aggravata nel 2010 con le tensioni politiche e militari legate alla Primavera Araba, la vasta area che comprende l’Europa meridionale, i Balcani, il Medioriente e l’Africa settentrionale torna a crescere e prospetta buone opportunità di business soprattutto per le industrie italiane.
I dati più recenti – contenuti in un’indagine realizzata da Nomisma e FederUnacoma, e presentata questa mattina a Bari in occasione dell’apertura della rassegna internazionale di Agrilevante – indicano infatti una ripresa dell’agricoltura e di conseguenza una crescita della domanda di macchine e attrezzature specifiche molto consistente in tutti i principali Paesi.
In Algeria le importazioni di trattori sono cresciute del 31% nel 2014, e registrano un’ulteriore crescita del 18% nei primi sei mesi del 2015; in Egitto le importazioni di trattori hanno avuto un incremento del 26% nel 2014 e del 33% nel primo semestre di quest’anno; la Turchia registra nei primi sette mesi del 2015 una crescita delle importazioni del 48%, mentre il valore delle importazioni in Iran cresce di quattro volte (da 5 a 21 milioni di dollari) nei primi otto mesi di quest’anno. Dinamiche positive interessano anche Tunisia, Marocco, Israele, Spagna, e buoni riscontri si hanno, oltre che per i trattori, per le altre tipologie di macchine e attrezzature.
In questo scenario – ha spiegato nel corso della conferenza stampa d’apertura il presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni – l’Italia ha un ruolo di primo piano, per la favorevole posizione geografica, ma soprattutto per la qualità e per l’ampiezza di gamma dei mezzi meccanici prodotti nei distretti industriali del Paese. L’Italia risulta già oggi primo esportatore di trattori in Marocco (40% del mercato), in Tunisia (45% del mercato) e in Israele (29% del mercato), e secondo esportatore in Turchia (22% del mercato) e in Spagna (26% del mercato).
L’industria italiana è in grado di soddisfare la crescente domanda di tecnologie nell’area mediterranea - ha concluso Goldoni - ma deve essere sostenuta con strategie di marketing e comunicazione in grado di valorizzare la qualità dei prodotti “made in Italy”, e di contrastare l’ascesa di sistemi industriali emergenti, vedi in particolare quelli di Cina ed India, che stanno penetrando rapidamente sui mercati del mediterraneo e che in vari Paesi – vedi Egitto, Iran, Turchia, Marocco ed anche Spagna – si collocano ormai ai primi posti, con cospicue quote di mercato.
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