Ven22112024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

L'appello di Longo."Tuteliamo il nostro olio extravergine"

“La Puglia deve far fronte comune a tutela dei produttori di olio extravergine d’oliva e contro l'invasione di olio di oliva tunisino in regime di esenzione fiscale nel già saturo mercato comunitario. Tutto ciò rappresenta un colpo fatale per i produttori agricoli del Sud Italia in generale e della nostra regione in particolare". E' l’appello del vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Peppino Longo, contro il via libera, da parte della Commissione europea per il Commercio internazionale,  all’incremento della quota d’import dell’olio di oliva tunisino a condizioni agevolate nel mercato Ue.
 “Si tratta – aggiunge Longo - di 35mila tonnellate di prodotto nordafricano che si vanno ad aggiungere alle oltre 50mila tonnellate già previste da un precedente accordo. E pur condividendo le motivazioni di solidarietà e aiuto ad un Paese che attraversa un periodo complesso, resto fermamente convinto che ciò non può avvenire a scapito e grave danno, economico e di immagine, di Stati membri dell’Unione. In  poche parole questa Europa continua a togliere ad alcuni per dare ad altri, dando vita, di fatto, ad un guerra tra poveri dalle conseguenze imprevedibili. L’olio tunisino, sulla cui qualità e tracciabilità ci sono montagne di dubbi, provocherà un disastro per uno dei mercati di eccellenza della Puglia, con gravi ripercussioni tanto  in termini economici che occupazionali. Cui andranno ad aggiungersi le problematiche a tutela dei consumatori, alle prese con un prodotto semisconosciuto”.
“Ai colleghi del Consiglio regionale pugliese, ai rappresentanti della Giunta, al presidente Michele Emiliano e a tutti i nostri parlamentari ed europarlamentari, al governo italiano – continua Longo - chiedo un intervento fermo, deciso e preciso in vista dell’ultimo passaggio, prima che il provvedimento diventi ufficiale, nella seduta plenaria del Parlamento europeo di maggio. In Puglia – dove già il comparto è messo a dura prova dall’emergenza xylella - mobilitiamoci compatti a difesa dell’immagine e dell’economia della terra regina per la produzione di extravergine di oliva che, beninteso, è un prodotto che presenta proprietà organolettiche di gran pregio a differenza dell’olio che si intende fare entrare in Europa”.