Strategia di sviluppo per il rilancio dell'economia del Capo di Leuca
"Il Capo di Leuca è la zona del Salento con i redditi più bassi dove la crisi, che attanaglia il nostro paese da anni, ancora si avverte forte.
È una fotografia realistica e impietosa quella scattata dall’ultimo studio condotto dalla start up Twig sulla base dei dati sugli imponibili fiscali pubblicati dal Dipartimento delle Finanze. Un’immagine che mette in luce come nel Salento solo Lecce (quarta tra i capoluoghi del mezzogiorno) e Maglie raggiungono risultati positivi mentre il resto delle provincia resta al palo.
Dati che se da un lato preoccupano dall’altro fanno rabbia se solo si pensa che qui, in questo angolo di Puglia, risiedeva il TAC, uno dei distretti produttivi fino a qualche tempo fa tra i più importanti di tutta la regione e dell'intero Mezzogiorno."
E' quanto mette in evidenza in una nota Ernesto Abaterusso, consigliere regionale Pd.
"Un distretto composto da piccole, medie e grandi imprese capaci di dare occupazione e di contribuire fortemente allo sviluppo della provincia di Lecce e di tutta la regione diventandone motore trainante e spina dorsale dell'intera economia. Oggi purtroppo non è più così e il Capo di Leuca, travolto dallo tsunami delle ripetute crisi e della globalizzazione, stenta a risollevarsi ed è costretto a leccarsi ancora le ferite.
Di fronte a una situazione simile, confermata da dati allarmanti, non possiamo più perdere tempo. Occorre mettere in atto politiche coraggiose capaci di invertire la rotta, ridurre la forbice tra aree ricche e povere per agganciare la crescita e non far spegnere quella voglia di fare impresa che ancora oggi è presente nel nostro territorio. Per fare ciò servono misure coraggiose e adeguate capaci di attrarre investimenti, badando anche al sostegno verso tutti quei comportamenti virtuosi capaci di non sottomettere il mercato al mancato rispetto delle regole.
In questa battaglia tutti noi siamo coinvolti. Tutti noi siamo chiamati in causa. La politica dunque faccia la sua parte fino in fondo per sostenere una strategia di sviluppo ampia e lungimirante. Lo dobbiamo ai nostri cittadini e a tutte quelle imprese che sono da sempre una risorsa importante senza la quale i nostri territori e la nostra regione sarebbero molto più povere".
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