Misure di sostegno nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale
“Di fronte alle emergenze che l’agricoltura pugliese sta vivendo non possiamo rimanere fermi: nonostante il nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 per la Puglia sia stato approvato dall’Unione Europea a novembre scorso, sono stati pubblicati solo due bandi. Bisogna fare presto perché questa è l’ultima occasione di finanziamenti europei per rilanciare un settore strategico come quello primario che, se rimesso al centro delle politiche, può trainare la ripresa del paese”. Questo l’appello lanciato all’assessorato all’Agricoltura dal consigliere regionale del gruppo “Emiliano sindaco di Puglia”nel corso di un incontro promosso a San Michele Salentino dalla Uimec-Uil per divulgare il nuovo Psr al quale hanno preso parte tecnici e numerosi produttori agricoli. “Con il Psr – ha sottolineato nel suo intervento il componente brindisino della commissione agricoltura del consiglio regionale - dobbiamo aggredire le criticità strutturali che ci differenziano notevolmente e in negativo rispetto ai nostri principali competitor europei ed internazionali, come la dimensione media ed economica delle aziende agricole e il livello ridotto delle strutture organizzate della produzione, come cooperative e Op”. “Ma – ha proseguito – non possiamo non rispondere anche alle emergenze del momento come le crisi di mercato o le calamità. Occorre inserire per questo nel nuovo Psr misure specifiche di sostegno, per la gestione del rischio e, come nel caso dei raccolti di ciliegie già distrutti dal maltempo, finanziare la realizzazione di nuovi impianti più bassi con le coperture. Così come, sfruttando il ruolo guida della Puglia in sede di conferenza delle Regioni in materia agricola, serve battersi affinché venga elevato il tetto degli aiuti “de minimis” destinati al settore primario ed incentivata la stipula di polizze assicurative rimpinguando il fondo di solidarietà nazionale. Tutto questo, però, - ha concluso – necessita di un cambio di passo nell’attività e nella gestione della macchina burocratica che non può permettersi perdite di tempo”.
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