L'ondata di maltempo che ha colpito dalla Capitanata al Brindisino e al Barese ha causato danni al comparto vitivinicolo. Stea chiede alla Regione Puglia di dichiarare lo stato naturale di calamità
Con una nota il consigliere della Regione Puglia (gruppo Area popolare) e componente IV Commissione Agricoltura, Gianni Stea, sottolinea la necessità di dichiarare celermente lo stato di calamità naturale da parte della Regione Puglia dopo i gravi danni causati alle colture dalle bombe d’acqua che in questi giorni si sono abbattute su tutta la regione. “Diamo risposte serie e immediate agli imprenditori , in particolare del comparto vitivinicolo - una delle principali voci di esportazione della Puglia e di eccellenza della nostra agricoltura - le cui produzioni sono state messe in ginocchio dall’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito dalla Capitanata al Brindisino e al Barese, zone in cui insistono colture di gran pregio”, sottolinea Stea che chiede alla Giunta di incontrare i sindaci per le stime dei danni e deliberare lo stato di calamità naturale per i territori colpiti: “Temporali e grandinate ormai appaiono di una violenza fino a qualche anno fa sconosciuta ai nostri imprenditori agricoli e la conta dei danni si fa ogni volta più drammatica per un settore, quello dell’agricoltura, che è tradizionalmente trainante dell’economia di ampie aree della Puglia. Supportare questo settore è pertanto doveroso, ancor più quando ci si trova di fronte a eventi calamitosi di eccezionale gravità che necessitano di risposte concrete quanto tempestive. E proprio in questi momenti di emergenza è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali, affinché tali estremi fenomeni meteorologici non producano effetti ancor più drammatici a carico della collettività”, conclude il consigliere di Area popolare.
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