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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Vendola: due miliardi per aiutare piccole e medie imprese in Puglia

“Siamo i primi in Italia a presentare il regolamento e a mettere sul tappeto due miliardi di euro, finalizzati molto a incentivare e sostenere le piccole e piccolissime imprese”.

Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola presentando questa mattina in conferenza stampa, insieme agli Assessori Loredana Capone e Silvia Godelli, il regolamento aiuti al sistema produttivo per il periodo 2014/2020.

“Abbiamo bisogno di sapere – ha spiegato Vendola – che ci sono imprese che hanno un potenziale economico straordinario e che rischiano, invece, di fallire per la drammatica difficoltà di accedere al credito”.

 “Noi – ha concluso Vendola – abbiamo già maturato, negli ultimi anni, un’esperienza unica in Italia: quella di un sostegno di 800 milioni di euro al sistema d’impresa che ha prodotto investimenti complessivi di tre miliardi di euro. Ora, abbiamo voluto migliorare ulteriormente questo modello, semplificandolo al massimo: chi ne ha diritto, nel giro di poche settimane vedrà erogato l’incentivo. Insomma, sia sul versante tipico delle imprese tradizionali, sia sul versante delle imprese più innovative, noi cerchiamo di dare ossigeno a tutti i diversi comparti. Lo facciamo, non mettendo i soldi nelle tasche degli imprenditori, ma finalizzando gli interventi all’acquisizione di nuovi macchinari, al miglioramento delle condizioni produttive, all’inglobamento delle tecnologie più avanzate, alla ricerca, all’innovazione e alla formazione. Aiutiamo il sistema produttivo ad essere capace di competere e di dare lavoro. Questo fa della Puglia un’eccezione nel panorama nazionale”.

Note sul Regolamento regionale per gli aiuti in esenzione relativo alla programmazione 2014-2020.

Con l’approvazione del Regolamento, la Puglia è la prima amministrazione regionale ad attivare il sistema degli aiuti a sostegno del sistema produttivo per il periodo 2014/2020. Il nuovo quadro normativo consente di dare immediato impulso all’attivazione degli avvisi pubblici per l’accesso alle agevolazioni, garantendo al contempo la spinta al comparto degli investimenti. La dotazione finanziaria per il sistema degli aiuti definito dal Regolamento ammonta a oltre 2 miliardi di euro.

Il provvedimento si inserisce nella cornice normativa delineata dalla Commissione con l’adozione del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014 e riguarda i seguenti regimi di aiuto:
- aiuti a finalità regionale;
- aiuti per l’accesso delle PMI ai finanziamenti;
- aiuti alle PMI per l’acquisizione di servizi;
- aiuti a favore di investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione;
- aiuti per la tutela dell’ambiente.

Gli aiuti a finalità regionale sono in sostanziale continuità con l’esperienza della precedente programmazione, con l’introduzione di elementi di novità in termini di semplificazione delle procedure di accesso e di maggiore sostegno al sistema delle PMI. Sul fronte del tessuto manifatturiero, si è inteso consolidare il supporto ai processi di innovazione tecnologica; dal lato del settore turistico, la politica di incentivazione si concentra sulla qualificazione dell’offerta turistica.

Gli aiuti per l’accesso ai finanziamenti sono finalizzati a favorire l’accesso delle PMI ai mercati del capitale di rischio e di debito, attraverso misure di finanziamento del rischio, dirette ad attrarre capitali privati, destinati anche alle imprese in fase di avviamento.

Con riferimento al settore della ricerca, l’esperienza maturata nel ciclo di programmazione 2007-2013 ha dimostrato che gli investimenti in ricerca e sviluppo e in innovazione incentivano la capacità di stimolare e rafforzare la creazione di migliori collegamenti tra domanda e offerta, il monitoraggio continuo dei bisogni di innovazione delle PMI, il rafforzamento della collaborazione tra sistema della ricerca, le grandi imprese e le PMI, nonché il potenziamento e la specializzazione dell’offerta di ricerca e sviluppo. 
A tal fine, sono state definite azioni di valorizzazione delle attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, ivi incluse le forme di incentivazione ai servizi di innovazione tecnologica, dei processi e dell’organizzazione.

Gli aiuti per la tutela dell’ambiente si inseriscono nell’ambito della strategia di crescita del programma Europa 2020, con specifico riferimento ai temi dello sviluppo sostenibile e del miglioramento della qualità dell’ambiente. Le misure di incentivazione riguardano la cogenerazione, l’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

“Abbiamo già ottocento imprese che hanno fatto domanda per i bandi della precedente programmazione – ha detto l’assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, intervenuta oggi in conferenza stampa con l’assessore al Turismo Silvia Godelli e con il presidente Vendola, insieme a Antonio De Vito, di Puglia Sviluppo – e partiremo proprio da quelle per non avere soluzione di continuità. Il ruolo di Puglia Sviluppo nell’istruttoria delle domande sarà come sempre fondamentale per valutare in tempi rapidi le richieste delle piccole e medie imprese. D’altronde è già attivo il bando tranched cover per dare una mano al sistema di impresa che ha bisogno di credito. La novità della Carta degli aiuti, prevista nel regolamento, è una novità importante: così ampliamo la platea dei PIA e possono aumentare sia gli aiuti che gli investimenti in tutti i settori produttivi. Innovazione e ricerca-sviluppo saranno come al solito al centro dei bandi che saranno emessi proprio per consolidare le eccellenze produttive e sprigionare le potenzialità di chi si affaccia a nuovi settori produttivi, sapendo bene che l’export è una delle priorità per le nostre aziende che intendano svilupparsi”.

L’assessore Godelli ha ricordato che “in questo regolamento non ci sono aiuti per l’industria creativa e culturale, che saranno oggetto di un apposito regolamento che sarà pubblicato al più presto. Tuttavia il regolamento risponde alla domanda di aumentare la qualità nel sistema dell’accoglienza turistica, adeguando edifici storici, masserie e strutture simili: esplicitamente il regolamento prevede aiuti all’industria alberghiera per la ristrutturazione di strutture del genere, per la ristrutturazione di edifici di pregio, di borghi storici per applicare il sistema degli alberghi diffusi. Inoltre ci sono misure per il completamento di edifici turistici costruiti legittimamente ma non finiti: si pensi a Baia dei Campi sul Gargano. Il tutto per innalzare lo standard qualitativo in tutta la rete alberghiera pugliese”.