Per accedere al microcredito in Puglia
“Una misura che ha la forza di capovolgere concretamente un destino negativo”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo avviso Microcredito d’Impresa, lo strumento attraverso cui la Regione Puglia concede un prestito a tasso zero, in tempi rapidi e senza bisogno di garanzie, alle microimprese pugliesi che non riescono ad ottenere un finanziamento dalle banche. Importante novità del nuovo bando è la possibilità di richiedere il prestito anche per professionisti e consulenti.
“Noi – ha spiegato Vendola – non abbiamo soltanto il dovere di denunciare le strozzature del sistema creditizio. Qui in Puglia, non vogliamo mettere in campo azioni che riescano ad agganciare quella platea in aperta sofferenza, che per poche migliaia di euro può conoscere il declino e la rovina”.
“Il microcredito – ha spiegato Vendola – sta diventando un punto serio di qualificazione del mondo economico. È molto di più di una ciambella di salvataggio: significa sapere che l’economia non ruota soltanto attorno ai grandi gruppi multinazionali, ma è una geografia fatta da tanti arcipelaghi imprenditoriali che vanno sostenuti e aiutati”.
Il Presidente Vendola ha poi rimarcato l’importanza della dotazione finanziaria del bando. “Si tratta – ha detto – di 42 milioni di euro, una cifra davvero importante. Girando un po’ per l’Italia, vedo bandi che sono pallide imitazioni di nostre misure, magari annunciate con un’enfasi rivoluzionaria. Le nostre misure sono le più radicali d’Italia. Non c’è regione che possa minimamente paragonarsi alla Puglia per la radicalità delle azioni che mettiamo in campo, anche se non vengono adeguatamente percepite nel loro significato reale. Quarantadue milioni di euro possono rappresentare per alcune migliaia di imprese, di famiglie e individui la differenza tra la vita e la morte. Questa per me è una buona notizia che diamo alla Puglia”.
Il microcredito è un tema, secondo Vendola, verso cui le Amministrazione pubbliche devono avere sempre più confidenza. “È una bella idea – ha detto il Presidente della Regione – ma si può declinare in tantissimi modi. Noi stiamo sperimentando l’ingresso in un mondo nuovo. Ci piace immaginare la finanza etica sperimentata in altre parti del mondo. Guardiamo alle esperienze di Banca Etica e sappiamo che sulla scena del mondo, il tema dell’incontro tra economia ed etica è uno dei temi, che non solo i filosofi, ma anche gli economisti propongono come una delle strade per uscire dalla crisi. Noi, con questa misura proviamo a intrecciare queste due parole”.
“Circa 700 tra piccole e medie imprese hanno formulato domanda di accesso alla cassa integrazione in deroga, per evitare licenziamenti e la cessazione delle attività. Nel mentre riusciamo a garantire la protezione sociale in ultima istanza delle PMI e dei loro dipendenti, il quadro normativo italiano non prevede nessun ammortizzatore sociale per le piccolissime imprese e le ditte individuali, per gli artigiani, per le botteghe, e per tutti i soggetti a cui l’Avviso Microcredito è rivolto – ha dichiarato Leo Caroli, assessore al lavoro – Pertanto, abbiamo il dovere di intervenire per offrire anche a questi soggetti, che rappresentano il tessuto produttivo più diffuso e articolato del nostro sistema economico, nuove opportunità di investimento, per sostenerli e accompagnarli fuori dalla crisi. A maggior ragione in considerazione del fatto che il sistema bancario è riluttante a fornire loro credito e fiducia. Ad oggi – ha concluso Caroli - 840 tra artigiani, ditte individuali, piccoli ristoratori e altri soggetti hanno già fatto richiesta di prestito con il Microcredito. È la testimonianza diretta di quanto sia importante questo intervento della Regione Puglia per sostenere, durante l’attuale momento di crisi, le micro imprese del nostro territorio”.
“L'accesso al credito, sempre più difficile per le imprese, ci ha indotto ad una seria politica di aiuto al sostegno economico, che abbiamo realizzato sostenendo le garanzie - ha detto l’assessore allo sviluppo economico Loredana Capone - Abbiamo dato un aiuto concreto prima alle imprese che hanno inteso e intendono fare investimenti, finanziando i Cofidi, poi a quelle a cui manca liquidità circolante con una seconda manovra di aiuto dei Cofidi e, infine, abbiamo dato sostegno alle piccolissime imprese non bancabili con il primo microcredito. Ora partono contemporaneamente due nuovi bandi: il Tranched Cover e il nuovo Microcredito. Il Tranched Cover serve ad aumentare la dotazione di credito da destinare alle piccole e medie imprese, con particolare riferimento a quelle che operano nel campo dell'innovazione, e a permettere migliori condizioni di mercato, cioè tassi più ridotti. Con l’Avviso Microcredito, invece, raggiungiamo le piccole e micro imprese non bancabili e, per la prima volta, aiutiamo anche i professionisti che sono poi la novità principale di questo nuovo bando. Anche gli studi professionali, infatti, vivono un momento difficilissimo che non possiamo trascurare”.
Il Microcredito d’Impresa è un prestito a tasso zero, concesso in circa 60 giorni e senza bisogno di garanzie finanziarie, che la Regione Puglia concede alle microimprese pugliesi già esistenti, che non riescono ad ottenere un finanziamento dal sistema bancario, per realizzare nuovi investimenti.
La misura è già attiva e non ci sono termini di scadenza per la presentazione delle domande.
L’impresa che ottiene un finanziamento accede ad un mutuo per un importo da 5.000 a 25.000 euro della durata massima di 60 mesi ad un tasso di interesse fisso, pari al 70% del tasso di riferimento UE (nel 2014 il tasso è stato 0,37%).
Attraverso il nuovo bando Microcredito, pubblicato sul BURP numero 134 del 25/09/14, possono partecipare e presentare domanda di finanziamento anche i singoli professionisti e consulenti come, ad esempio, medici, ingegneri, architetti, avvocati, giornalisti ecc.
Il fondo Microcredito finanzia tutte le microimprese pugliesi che abbiano emesso la prima fattura almeno 6 mesi prima della domanda preliminare, che abbiano meno di 10 addetti e che non operino nei settori della pesca, dell’agricoltura, della zootecnia, delle attività finanziarie, assicurative ed immobiliari, del noleggio e del leasing, delle lotterie e scommesse, delle organizzazioni associative e del commercio. Tutte le altre microimprese operanti in altri settori possono, invece, richiedere il prestito.
Richiedere il finanziamento è semplicissimo: è sufficiente collegarsi al sito www.sistema.puglia.it/microcredito e compilare on line la domanda preliminare. Se la domanda viene considerata idonea, PugliaSviluppo contatta il richiedente per un colloquio. Segue l’istruttoria: se la domanda è finanziabile, il prestito viene concesso in circa 60 giorni.
Ad oggi, sono state presentate 838 richieste di prestito per un totale di quasi 19 milioni di euro e un finanziamento medio per domanda di 22.500 euro circa. La dotazione totale dell’avviso è di 42 milioni di euro.
L’intervento è cofinanziato con risorse derivanti dal Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2007-2013 (Asse II “Occupabilità”) ed è parte del Piano Straordinario per il Lavoro.
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