Come la Puglia spende i soldi dell'Europa
“La Puglia conferma la propria capacità di spesa comunitaria. Spende bene le risorse europee e le spende con qualità, incrementando la spesa pubblica certificata, rispetto a maggio 2014, di 215 milioni di euro per il Fesr e di 94 milioni di euro per l’Fse. Il target invece di spesa previsto per ottobre risulta superato di 108 milioni di euro per il Fesr”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola annunciando questa mattina il raggiungimento e il superamento dei target di spesa europea FESR e FSE previsti per il 31 ottobre 2014.
“In termini assoluti – ha sottolineato Vendola - l’importo più elevato di spesa pubblica cumulata riguarda l’Asse VI e cioè “Competitività dei sistemi produttivi e occupazione” che, con circa 678 milioni di euro di pagamenti certificati, rappresenta il 23,5% della spesa dell’intero Programma Operativo FESR. Questo riflette, ancora una volta, le scelte politiche in materia industriale che questo governo regionale ha compiuto in un momento di grande crisi economica e di difficoltà per le famiglie e i cittadini. Misure anticicliche che la Puglia, anche in assenza di politiche industriali nazionali, ha messo in campo con risultati evidenti”.
“La legge di stabilità e le modifiche che il Governo ha proposto a Bruxelles – ha aggiunto Vendola – proiettano un dubbio drammatico sulla possibilità di spendere i Fondi nel 2015 e completare il Programma Fesr 2007/2013. Si tratta di preoccupazioni condivise da parte di autorevoli parlamentari di entrambi gli schieramenti come Francesco Boccia e Rocco Palese, e che dovrebbero consigliare di fare fronte comune a tutela della Puglia e del Sud”.
“Vorrei infine segnalare - ha concluso Vendola – che la ripartizione del Fondo di compensazione per il Patto 2014, a tutt’oggi, non è stata ancora fatta e questo potrebbe comportarci serissime difficoltà nel raggiungimento del target dicembre 2014”.
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